21 Settembre 2021, 05:40
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CATANIA – Le donne sempre più intraprendenti a livello criminale. Ci sono diverse figure femminili protagoniste dei faldoni dell’inchiesta Quadrilatero scattato ieri all’alba.
Concetta Zuccaro, oltre ad essere sorella dell’ergastolano Maurizio, capo storico del gruppo di San Cocimo, e suocera del boss Lorenzo Saitta, ‘lo scheletro’, è anche la nonna della moglie di uno dei due indagati ancora irriperibili. Il gip scrive che la donna avrebbe avuto all’interno dell’organizzazione criminale “un’azione molto incisiva anche a livello decisione oltre che organizzativo, con professionalità specifica, rapportandosi con i sodali e modernizzando anche le modalità di sicurezza”. E inoltre la signora Zuccaro “non disdegnava di svolgere l’attività di pusher”.
La donna finita in carcere avrebbe “intrattenuto rapporti” con tutti i componenti del gruppo di spaccio, avendo anche ruolo da “manager” della droga. I carabinieri – grazie alle telecamere piazzate nella zona di San Cocimo – hanno “notato” Concetta Zuccaro mente assolve il ruolo di vedetta “utilizzare strumenti ottici per la visione a distanza”.
Non solo la sorella del boss, alcune volte, ha fatto anche da cassiera del gruppo. I nastri in mano agli inquirenti – l’inchiesta è coordinata dal pm Giuseppe Sturiale – hanno mostrato molte volte i pusher consegnare buste alla signora Zuccaro.
Ma diversi spacciatori è capitato immortalarli uscire da casa dell’indagata con in mano pacchetti bianchi. In un’occasione il sacchetto è stato nascosto all’interno di un tombino in via Pozzo Molino.
Qualche minuto dopo è arrivata Concetta ZUccaro che ha sistemato un tappeto e un sedia proprio sopra il tombino. Per gli inquirenti sarebbe stato il nascondiglio della droga.
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21 Settembre 2021, 05:40