02 Giugno 2024, 09:57
1 min di lettura
ROMA – Gli autovelox continuano a garantire entrate milionarie alle amministrazioni locali, e dal Salento alle Dolomiti si moltiplicano le anomalie circa l’uso degli strumenti di rilevazione automatica della velocità.
Lo segnala Assoutenti che ha analizzato i dati sui proventi delle sanzioni stradali pubblicati dal ministero dell’Interno. Apparecchi sui quali è intervenuto di recente anche il governo con una norma che dovrebbe limitarne l’uso: “nei punti pericolosi continueranno ad essere installati – spiegava il vicepremier e ministro dei Trasporti, matteo Salvini -. Gli autovelox furbetti, a ripetizione sugli stradoni o dietro l’albero, che sono una tassa occulta, non potranno più essere installati”.
Il caso più eclatante è quello di un piccolo comune delle Dolomiti, Colle Santa Lucia (Bl), che nonostante conti poco più di 350 abitanti ha incassato nel triennio 2021-2023 la bellezza di 1.265.822 euro grazie all’unico autovelox installato sul proprio territorio, l’equivalente di 3.616 euro a cittadino residente. – spiega Assoutenti -.
Ricchissimi anche i comuni del Salento, che nel 2023 hanno registrato incassi milionari grazie agli apparecchi di rilevazione automatica della velocità: oltre 8,7 milioni di euro in appena 4 comuni (4.770.631 euro Galatina, 1.830.484 euro Trepuzzi, 1.240.770 euro Cavallino, mentre il comune di Melpignano si ferma a 898.986 euro). 2,3 milioni di euro gli incassi di soli 3 comuni (Puglianello, Castelvenere, Torrecuso) ubicati lungo la “temibile” strada statale 372 Telesina che da Caianello porta a Benevento, notoriamente disseminata di autovelox.
Altra strada “killer” sul fronte degli autovelox è la via Flacca che attraversa il litorale del sud laziale: qui il Comune di Terracina ha incassato lo scorso anno 2.177.914 euro grazie agli apparecchi di rilevazione della velocità, 506.886 euro Formia, 365.326 euro Gaeta.
Pubblicato il
02 Giugno 2024, 09:57