La tempesta perfetta

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23 Settembre 2011, 15:32

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“Romano, Cuffaro, Alfano e Schifani sono gli uomini di Berlusconi, e la PD li ha buttati fuori dal governo della Sicilia. Non mi sembra una cosa da poco, lo dico a quella parte della sinistra che sa solo criticare l’azione del nostro partito”. Lo ha detto Antonello Cracolici, capogruppo PD all’Ars, intervenendo alla festa regionale di ‘LiberEta” organizzata da Sindacato Pensionati Cgil, in corso a Castelbuono (Pa). “Lombardo ha rotto con tutti i luogotenenti e con lo stesso Berlusconi: a quel punto perché non avremmo dovuto dialogare con lui? Oltretutto – ha concluso Cracolici – a certuni che ci attaccano ogni giorno, ricordo che quando si è discussa la sfiducia a Berlusconi, a dicembre, i deputati del Mpa l’hanno votata, mentre due deputati di Idv hanno salvato il governo”.

“La mozione di censura all’assessore Russo? Non la voto, perché non riconosco al presidente dell’Ars la decisione che ha assunto”. Lo ha detto Antonello Cracolici, capogruppo del Pd all’Ars, con riferimento alla decisione presa dal presidente da Francesco Cascio, che ha dichiarato inammissibile la richiesta di pregiudiziale sulla mozione presentata dal Pdl contro l’assessore alla Salute, Massimo Russo. La mozione verrà discussa martedì, all’Ars. Cracolici è intervenuto alla festa regionale di ‘LiberEta’, organizzata da sindacato pensionati Cgil, in corso a Castelbuono, in provincia di Palermo.

“Italia dei valori, con la sua arroganza, ha deciso di rompere il centrosinistra che noi vogliamo unito e aperto al confronto con il terzo polo per battere la destra berlusconiana che ha distrutto la Sicilia”. Lo ha detto il segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo, replicando alle dichiarazioni di Idv. “La linea politica del Pd siciliano – continua Lupo – è la stessa di Bersani. Orlando e Giambrone, piuttosto che attaccare il centrodestra si ostinano a scagliarsi contro il Pd nel tentativo di rubargli qualche voto nei sondaggi. Cosi condannano alla scomparsa Idv in Sicilia pur di giocare una partita solitaria a Palermo. Idv, a Gela come a Vittoria e in tanti altri comuni, è d’accordo con il Pd per la costruzione di un’alleanza tra progressisti e moderati. Orlando e Giambrone aprano gli occhi, una volta per tutte, piuttosto che continuare a scomunicare chi al proprio interno non obbedisce ai loro diktat. La base di Idv infatti non tollera più di avere un padre padrone come Orlando, che per la sua pretesadi candidarsi a sindaco di Palermo, senza partecipare alle primarie, tenta di spaccare il centrosinistra, indebolendolo e diventando così il miglior alleato dei berlusconiani”.

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Abbiamo picchiato duro e abbiamo sgretolato un sistema di potere che ha messo in ginocchio la Sicilia. Quello che non mi aspettavo è che i più grandi nemici fossero proprio certi giornali e certe forze che immaginavo dovessero sostenere il cambiamento”. Lo ha detto Massimo Russo, assessore regionale per la Salute, intervenendo alla festa regionale di ‘LiberEta” organizzata da Sindacato Pensionati Cgil, in corso a Castelbuono (Pa). “Ci sono situazioni nelle quali è difficile restare al proprio posto, sarebbe più comodo andar via – ha aggiunto – Immaginate la mia reazione, da magistrato, quando ho letto sulla prima pagina di ‘Repubblica’ che Lombardo doveva essere arrestato per mafia. Poi si è appurato che ‘quel quotidiano aveva preso una bufala di dimensioni colossali, per questo ho invitato Lombardo ad assumere tutte le iniziative, anche risarcitorie, rispetto a questa vicenda”. “All’inizio della legislatura, quando Lombardo mi ha chiamato, sono entrato in una giunta di centrodestra e non ci stavo bene: culturalmente non appartengo a quell’area”, ha anche detto Russo.

“Non voglio entrare nel merito delle decisioni assunte dalla presidenza dell’Ars, credo però sia improprio che un dibattito come quello sulla sanità si possa concludere con un voto segreto”. Lo ha detto Massimo Russo, assessore regionale per la Salute, a proposito del dibattito d’aula previsto all’Ars martedì prossimo, sulla mozione di censura presentata contro di lui dal Pdl. “Ho sempre detto che sono pronto a qualunque dibattito sul mio operato, non mi sono mai sottratto al confronto e ho risposto a tutti i punti sollevati dalla mozione – ha concluso -. Detto questo credo che lo strumento sia improprio: la richiesta di censura si riferisce a comportamenti etici o morali e io non ho fatto festini a luci rosse, né ho provocato tumulti”.

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23 Settembre 2011, 15:32

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