27 Febbraio 2014, 11:22
1 min di lettura
PALERMO- La Procura di Palermo ha depositato agli atti del processo sulla trattativa Stato-mafia nuove dichiarazioni di due pentiti: Fabio Tranchina e Rosario Naimo. Di entrambi i collaboratori di giustizia i pm hanno chiesto l’esame in aula. Tranchina, ex fedelissimo dei boss Filippo e Giuseppe Graviano, in particolare, ha rivelato ai magistrati le confidenze ricevute dai boss di Brancaccio dopo l’arresto di Toto’ Riina su impegni presi dalla mafia e sulle rassicurazioni ottenute dai clan in relazione a modifiche della legislazione antimafia. Naimo, invece, – ha detto il pm Nino Di Matteo ai giudici – dovrà deporre “sulle confidenze e sulle preoccupazioni di Nino Cinà (tra i boss imputati ndr) nel periodo compreso tra le stragi del ’92 e sui compiti affidatigli in quei mesi dai vertici di Cosa nostra”. Cinà, per l’accusa, avrebbe fatto avere a Vito Ciancimino, tra i protagonisti della trattativa, il papello con le richieste di Riina allo Stato per far cessare le stragi. Sulle richieste di esame della Procura si dovranno pronunciare i legali.
Pubblicato il
27 Febbraio 2014, 11:22