Cronaca

“La variante inglese deve preoccuparci, vacciniamoci in fretta”

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21 Dicembre 2020, 09:34

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Professore Antonio Cascio, direttore dell’unità di Malattie Infettive del Policlinico di Palermo, la cosiddetta variante inglese del Covid deve preoccuparci?
“Sì. Davanti a questa novità dobbiamo essere molto attenti e appunto preoccupati. Il terrore non ci serve, ma è giusto quello che è stato fatto come, per esempio, bloccare i voli. Le incognite sono molte”.

Cosa sappiamo?
“Conosciamo molto dal punto di vista virologico, i test diagnostici funzionano bene. Per cui, verosimilmente, questa mutazione, che sembra più contagiosa, non più aggressiva, non inciderà sull’efficacia del vaccino, ma, in medicina, dobbiamo essere cauti”.

Cosa fare, allora?
“Si conferma l’utilità di avviare la campagna vaccinale il più presto possibile, con estrema velocità. Il vaccino dovrebbe coprirci anche da questa variante. Almeno, finora non ci sono evidenze che non lo faccia. Ripeto: dobbiamo procedere con cautela”.

Possiamo aspettarci altre mutazioni, magari peggiori?
“In generale, tutti gli organismi viventi tendono a mutare perché questo meccanismo è la garanzia dell’evoluzione della specie, è una cosa fisiologica che gli organismi si adattino all’ostilità dell’ambiente”.

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Il Covid?
“I virus mutano rapidamente, il Covid, invece di meno. Facendo un discorso generale sulle infezioni, in linea di massima, la malattia diventa meno virulenta e più contagiosa. Si adatta. Poi ci può essere qualche caso che non abbiamo osservato e sequenziato di peggioramento dell’aggressività”.

Ha visto le foto dello shopping natalizio di massa?
“Sì”.

E che ne pensa?
“Che sarebbe meglio evitare. Dobbiamo metterci il più possibile in sicurezza e aspettare il vaccino che, al momento, è l’unica arma che abbiamo”.

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21 Dicembre 2020, 09:34

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