La Venere di Morgantina a Roma | Un coro di critiche per Sgarbi

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06 Gennaio 2018, 10:32

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PALERMO – Il problema sarebbe che a Enna nessuno la vede. E per questa ragione l’assessore regionale per i Beni culturali Vittorio sgarbi starebbe pensando di prendere la Venere di Morgantina dalla sua “casa”, vicino a Piazza Armernia, e trasportarla a Roma. La bellissima statua che raffigura una donna, scolpita tra il 425 e il 400 avanti Cristo da un allievo di Fidia e rinvenuta negli anni ’50 durante gli scavi archeologici di Morgantina, l’antica città greca che si trova in Sicilia, nel comune di Aidone, è per il critico d’arte “un tipico caso di inerzia di un mondo perduto”.

I primi a criticare aspramente la proposta dell’assessore sono stati i deputati regionali del Movimento 5 stelle, attraverso l’intervento della parlamentare ennese Elena Pagana. “La proposta di Sgarbi di portare la Venere di Morgantina a Roma perché, a suo dire, in Sicilia non la visita nessuno è una follia che non sta né in cielo né in terra. Il compito di Sgarbi è quello di portare visitatori in Sicilia, non di depauperarla. Se non è in grado di farlo, vada via. Sgarbi non faccia campagna elettorale con i nostri beni culturali”. “L’assessore ha due possibilità: o pensare seriamente a una riforma del settore della gestione e valorizzazione dei beni culturali dell’Isola in un’ottica di promozione e crescita per il territorio e la Sicilia intera – conclude Pagana – oppure trasferire l’intera regione presso i siti in cui la promozione dei beni culturali funziona”.

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Anche il Pd Sicilia, attraverso una nota del responsabile Cultura della Segreteria regionale, Antonio Ferrante, ha “bocciato” l’idea di Sgarbi. “È inconcepibile che l’assessore ai Beni culturali e all’Identità siciliana proponga l’allontanamento della Venere di Morgantina dalla Sicilia per l’incapacità del governo di tutelarla e valorizzarla a dovere”. “I Siciliani – prosegue – hanno il diritto di sapere se questo assessore ha un progetto a lunga scadenza o se procede per spot e trovate del momento in attesa di ricoprire altri ruoli probabilmente più gratificanti per chi, come lui, non è siciliano”.

Arriva, invece, in appoggio all’assessore di Musumeci il deputato forzista Michele Mancuso, che parla di “una preziosa idea”. “Credo che affascinare i milioni di turisti che visitano la capitale d’Italia con la visione della Venere – scrive – possa essere da stimolo all’aumento della curiosità e dunque della voglia di conoscere e pertanto visitare la Sicilia. La mia idea, ma sono sempre pronto a misurarmi con intuizioni differenti, è che non esista migliore pubblicità di esporre i propri tesori: non ha senso tenerli in una cassaforte, ma è utile renderli fruibili. Se poi vogliamo parlare di dati con riferimento al Museo di Aidone, negli ultimi quattro anni i visitatori sono visibilmente diminuiti. Già, prevedendo le obiezioni – conclude – siamo consapevoli che con riferimento a quel museo andrebbe potenziato, sistemato e ampliato il sistema viario, ma una cosa non esclude l’altra. L’unico obiettivo è il bene della Sicilia, restituire dignità e valore alla nostra martoriata isola, a piccoli passi, e nulla vieta che uno dei passi della Dea sia in direzione di Roma”.

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06 Gennaio 2018, 10:32

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