La vita spezzata di Andrea | Il cordoglio di amici e colleghi

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06 Aprile 2018, 16:36

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CATANIA – Il tricolore in bianco e nero, lo stemma dell’Arma, il profilo scontornato di Andrea Fazio. La Marina militare italiana è a lutto a partire dal sito ufficiale, che dalla mattinata di oggi è corredato da un banner di cordoglio dedicato al capo di prima classe ed esperto pilota di elicotteri vittima di un incidente avvenuto la scorsa notte tra le acque del Mediterraneo. Quarantenne di Augusta in provincia di Siracusa, ma da anni di stanza a Catania presso il Secondo gruppo elicotteri, lascia un vuoto incolmabile tra i commilitoni. Un dolore che attraversa da cima a fondo tutto il mondo della Difesa: “A titolo mio personale a nome di tutta la Marina esprimo alla famiglia il profondo cordoglio per la perdita del Capo di prima classe Andrea Fazio, a cui unisco la solidarietà di tutta la Forza Armata ai colleghi delle componenti volo per la scomparsa del  professionista e dell’amico”. Parole semplici, contenute, ma doverose quelle dell’ammiraglio di squadra Valter Girardelli, il capo dello stato maggiore della Marina. E ancora: “Esprimo anche grande apprezzamento per la prontezza dei  soccorsi e la capacità di intervento dell’equipaggio di Nave Borsini e delle altre unità intervenute sul luogo dell’incidente”.

C’è ancora incredulità da parte degli amici, appunto perché è difficile accettare la scomparsa di una giovane vita, benché militare, in un momento di pace. “Non ci posso credere”. Un evento tragico che tuttavia è difficile derubricare quale morte bianca, a incidente sul lavoro. No, indossare la divisa non è esattamente un impiego come un altro, è di più: un sevizio. E non solo alla  “vecchia madre patria”, ma ai propri compagni. Andrea Fazio lo sapeva perfettamente. Vita regolare, lontano dagli eccessi, sempre puntuale. Chi lo ha conosciuto non può non parlare bene di lui, appunto perché gli ideali della vita militare li portava con se ogni giorno. “Leale, trasparente, per bene”. Anche fisicamente incarnava lo stile marziale, il taglio della divisa: alto, asciutto e una barba corta e sempre curata – proprio come prevede il codice della Marina. Sopratutto, amava la vita. Quella vita a cui lui sorrideva di rimando.

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Ora c’è da fare i conti con quello che è successo stanotte. Dallo stato maggiore arriva una primissima ricostruzione dell’accaduto: “L’elicottero è caduto in mare a breve distanza da nave Borsini in fase di appontaggio notturno a termine di una missione addestrativa programmata, in assetto “Night Vision Googles”, anche a favore di due tiratori scelti della Brigata Marina San Marco.  Appena ammarato l’elicottero si è rovesciato su un fianco; i due piloti e due operatori della BMSM sono riusciti ad uscire dall’elicottero mentre il capo di prima classe Andrea Fazio è stato recuperato ancora dentro l’abitacolo dagli operatori subacquei di nave Borsini prontamente accorsi”. “Alle prime luci dell’alba – fanno sapere i vertici della Marina – si è perso il contatto visivo con l’elicottero e con i galleggianti a cui era stato assicurato. Lo stesso potrebbe essersi inabissato anche e causa delle cattive condizioni meteo che insistono sull’area. Sul luogo dell’incidente sono convenute altre Unità della Marina Militare mentre Nave Borsini dirige per il porto di Augusta”. Attualmente, i due piloti e i due fucilieri di Marina sono in buone condizioni ma sotto shock e vengono seguiti dai sanitari dell’unità. Sono ancora in corso, intanto, le indagini per determinare le cause dell’incidente.

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06 Aprile 2018, 16:36

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