27 Aprile 2010, 17:27
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Abiti che si trasformano, che si adattano ad ogni situazione, camaleontici, coloratissimi e sempre femminili.
Questa è la moda secondo Arianna Biondo, giovane stilista che in una vecchia cantina del centro storico di Palermo ha creato il suo piccolo ‘L’AB‘, laboratorio di arte e moda, luogo dove si da vita ad un’alchimia di gioco ed eleganza, memoria e contemporaneità.
L’inaugurazione, vera e propria festa dedicata all’arte del cambiare, si terrà mercoledì 28 aprile a partire dalle 19.00 in via Carducci n.14.
Arianna Biondo, 29 anni, disegna abiti e accessori, pezzi unici dal lusso semplice e divertente: come i vestiti double-face di seta da usare da mattina fino a sera, le tuniche fluo e le canotte di diverso colore da sovrapporre a proprio piacimento, le coccarde fatte con preziosi foulard degli anni ’50 e le collane realizzate con perline opalescenti racchiuse all’interno di impalpabili collant da guepiere.
In questa piccola boutique-atelier di Palermo la parola d’ordine è rinnovare. Con precisione e appeal. Gli abiti sono creazioni dinamiche, in grado di cambiar personalità con un semplice tocco, aggiungendo un dettaglio o ridefinendo il taglio.
”Creo dal nulla, con la mia fantasia, ma mi piace anche lavorare con il cliente, rimodulando ad esempio un vecchio abito che non si usa più. Tra i cassetti ci sono tessuti preziosi e tanti ricordi da reinventare e riutilizzare”, dice Arianna.
All’interno di ’L’AB’ tutto è personalizzato e poliedrico: dai bigliettini da visita che fanno da papier per appunti alle grucce per gli abiti, fino allo stesso negozio che mescola tracce dell’antico locale per la conservazione dei vini a moderne superfici lucide e pezzi d’arredamento vintage.
Parole d’ordine: eleganza e divertimento.
Qualche dettaglio in più:
– Gioielli Manuarte di Francesca Girgenti
– Shoot, Print and Show di Luca Savettiere
– Installazione d’Arte e Concept Idea di Domenico Pellegrino
– Hunger Video di Luca Savattiere e Francesco Di Gesù
– Lighting Design di Antonio Coco
– Soul jazz di Luca Vivona
L’evento è curato dall’Associazione Culturale Katakusinòs, con il coordinamento tecnico ed organizzativo di Cinzia Di Marco.
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27 Aprile 2010, 17:27