18 Settembre 2024, 18:22
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CATANIA – Un accenno, nemmeno velato. Il possibile abbattimento degli archi della Marina, il viadotto ferroviario che separa il mare dalla città torna a essere argomento di strettissima attualità. A riportare la questione del mantenimento o meno della struttura è stato il sindaco Trantino che stamani, in occasione dell’incontro in Confindustria con il presidente dell’autorità di sistema portuale della Sicilia orientale, Francesco Di Sarcina, sul nuovo piano regolatore del porto, ha parlato nuovamente di un possibile abbattimento.
“L’abbattimento degli archi della Marina? Certo, indispone molti catanesi, tuttavia potrebbe essere necessaria questa decisione”, ha detto il primo cittadino. Occorre una valutazione approfondita, e a breve ci sarà un incontro a Roma con le Ferrovie dello Stato per decidere come procedere. Ad ogni modo quella che verrà abbattuta è la parte finale e quindi “non barocca” degli archi”.
Poco dopo, sulla pagina Facebook del sindaco spunta il rendering dell’area in questione, senza gli Archi. Per il mantenimento o meno dei quali, anche il predecessore di Trantino, Salvo Pogliese, aveva parlato di un coinvolgimento della cittadinanza.
Era il 2020 e l’attuale senatore di FdI assicurava che “gli archi della Marina potranno giocare il ruolo di una lunga passeggiata sopraelevata che connetterà il Passiatore al Castello Ursino – affermava Pogliese.
Faremo scegliere alla città, in un appassionato confronto sia con il consiglio comunale e attraverso un progetto di riqualificazione condiviso, il destino del vecchio viadotto ferroviario che il consiglio Comunale nell’epoca post unitaria, contrastò con forza quando ne fu proposta la realizzazione”. Una conclusione che sembra quasi immaginare un futuro senza archi.
Eppure, qualche anno prima l’allora sindaco Bianco era di altra opinione. “Per quanto riguarda poi le opere ferroviarie da dismettere, il nostro progetto è quello di utilizzarle per creare percorsi pedonali, piste ciclabili e anche spazi per attività commerciali. In particolare i cosiddetti Archi della Marina potranno diventare una passeggiata dalla quale godere un’affascinante vista del barocco catanese patrimonio dell’Umanità”.
Era il 2016 e l’ex sindaco della primavera portava avanti quanto avviato dal predecessore, Raffaele Stancanelli in relazione al Nodo Catania. È stato proprio durante la sindacatura dell’attuale eurodeputato della Lega che la città si espresse sull’infrastruttura, affiancata dall’allora amministrazione.
“Faremo ogni azione per fermare un progetto di RFI che la Città non vuole perché sfregia una delle sue parti più antiche e nobili. La nostra ferma contrarietà non è ideologica ma concreta e finalizzata all’interesse della Città – diceva l’eurodeputato nel 2012.
“Amministrazione Comunale e Società Civile sono un fronte unico nell’interesse della città – proseguiva Stancanelli che, in quella occasione, presentò anche una proposta alternativa “che consiste nell’interramento dei binari fino ad Acquicella, salvaguardando i palazzi della zona di Castello Ursino e tutta l’area sopraelevata degli archi della marina”. Una presentazione fatta al fianco dell’allora progettista del Prg Paolo La Greca, oggi vicesindaco di Trantino.
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18 Settembre 2024, 18:22