05 Febbraio 2013, 07:49
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CATANIA – E’ il giorno della Festa, il più sentito e il più lungo. Quello in cui gioia e devozione esplodono lungo via Etnea, nel “giro interno” che raccoglie preghiere e speranze.
Le reliquie di Sant’Agata sono tornate in Cattedrale questa mattina all’alba, intorno alle 5:00, dopo una notte passata tra i devoti di Catania sud passando per l’anello di via Plebiscito, l’ospedale Vittorio Emanuele, piazza Risorgimento. I fuochi al Fortino, seguitissimi dopo l’annullamento di quelli al Borgo, hanno acceso il cielo all’1 e mezza. Poi la discesa, veloce lungo l’ultimo tratto di via Plebiscito, porta Uzeda e infine la Cattedrale.
Per tutta la mattina le reliquie sono esposte sull’altare, dove alle 10:00 inizia il solenne Pontificale presieduto dall’Arcivescovo di Napoli Cardinale Crescenzio Sepe.
Nel pomeriggio, dopo la messa presieduta dal vescovo di Acireale mons. Antonino Raspanti, alle 17:30 la processione riparte per il “giro interno”. Le tappe lungo via Etnea sono quelle della tradizione, precedute dalle candelore: a seguirle, centinaia di migliaia di fedeli con addosso il sacco bianco dei devoti.
Anche quest’anno è scattata l’ordinanza “anticera” del sindaco: le candele votive si possono accendere solo in tre aree lungo il percorso (piazza Università, via Dusmet e al Borgo). Una decisione che divide i devoti: da un lato, tutti coloro i quali chiedono più ordine, sicurezza e pulizia (compreso il fratello del giovane Andrea Capuano, morto dopo essere scivolato in motorino sull’asfalto viscido di cera votiva); dall’altro, i devoti più tradizionalisti che non vogliono rinunciare ad uno dei segni della devozione (è il caso di Liberto Eremita, che l’anno scorso trasportò un cero di 300 chili).
Ad ammirare lo spettacolo dall’alto, molti catanesi e turisti: le “camere con vista” sono andate a ruba e, dai balconi della Prefettura, quest’anno ci sono gli alunni delle scuole: lo ha deciso il prefetto Francesca Cannizzo che ha già regalato questa possibilità per la Processione per l’Offerta della Cera.
La processione sarà “a passo”, come stabilito già da giorni (questo il verbale di collaudo). La prerogativa più importante, infatti, è la sicurezza di tutti: lo ha ribadito a LiveSicilia Catania il capovara Claudio Baturi (leggi l’intervista).
Davanti alla Collegiata, l’omaggio del Circolo Cittadino Sant’Agata, poi la processione prosegue lungo via Caronda e infine piazza Borgo: i fuochi quest’anno non ci sono (leggi l’intervista ad Alfredo Vaccalluzzo) e molte associazioni hanno chiesto ed ottenuto che piazza Cavour sia “un’isola di legalità”.
Il Fercolo scende nuovamente in via Etnea fino all’incrocio con via di Sangiuliano per la tradizionale “acchianata“. Se si fa – in base alle condizioni meteo, ed alla scivolosità o meno delle basole in pietra lavica – la Vara prosegue poi lungo via Crociferi, per l’emozionante canto delle suore Benedettine del Santissimo Sacramento, piazza Dusmet, via Vittorio Emanuele e infine piazza Duomo. Se invece la Salita di Sangiuliano non si fa, la processione continua lungo via Etnea fino alla Cattedrale.
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05 Febbraio 2013, 07:49