Laboratori di analisi in sciopero | Oggi il confronto decisivo

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02 Giugno 2013, 11:58

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PALERMO – Ha preso il via qualche giorno fa lo sciopero dei laboratori di analisi e dei centri di radiologia convenzionati. Il braccio di ferro fra le associazioni di categoria e l’assessorato regionale alla Salute è una costante delle ultime settimane che non sembra prossimo a una soluzione. Dopo diversi giorni di silenzio è intervenuto l’assessore alla Salute, Lucia Borsellino: “Sono disponibile a ogni confronto – dice l’assessore alla Salute – ma non si può chiedere alla Regione di andare oltre norme, sentenze e vincoli di bilancio. L’applicazione del tariffario nazionale è dovuta. Se altre regioni hanno mantenuto tariffe maggiori per alcune prestazioni, potevano farlo solo se a carico del proprio bilancio regionale e non del fondo sanitario”.

La titolare dell’assessorato di piazza Ottavio Ziino ha riconvocato il tavolo tecnico per un confronto con le varie sigle autonome che rappresentano il comparto. L’incontro è fissato per stamattina. “Gli uffici hanno valutato, con le categorie interessate, ogni possibile soluzione – prosegue la Borsellino -. Ma la loro percorribilità è sostanzialmente subordinata al reperimento di risorse, al momento non previste nel bilancio regionale. L’alternativa riguarda la modifica del decreto ministeriale,  ed è un percorso dall’esito comunque subordinato ad un confronto con il ministero”.  Se da un lato si mostra disponibile al confronto dall’altro Lucia Borsellino contrattacca e critica lo sciopero: “Far pagare prestazioni a carico del servizio sanitario è un grave disservizio verso i cittadini e chi lo fa deve assumersene la responsabilità. Questo governo ha già assunto l’impegno di mantenere invariati gli aggregati di spesa per il settore, nonostante minori trasferimenti di risorse complessive da parte dello Stato. Ricordo che le strutture private accreditate sono contrattualizzate con il servizio sanitario ed operano per conto dello stesso”.

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Insomma l’assessore alla Salute alza la voce. E sottolinea i vincoli cui la Sicilia è tenuta, perché è vero che un decreto ministeriale di gennaio definisce la possibile di adottare tariffe superiori a quanto stabilito, ma anche che queste sono eventualmente a carico della Regione. Anche se la Borsellino precisa che “tale possibilità non è prevista per le Regioni sottoposte ai piani di rientro o alla prosecuzione degli stessi”. Anche volendo dunque la Regione Sicilia non può implementare tariffe più alte di quanto definito dal decreto Balduzzi. Le possibilità di scongiurare lo sciopero, nonostante la posizione netta delle associazioni di categoria, sono legate all’esito del tavolo tecnico che domani mattina – a distanza di tre settimane dall’ultima volta – si riunirà a piazza Ottavio Ziino.

“I lavori del tavolo che si intendono proseguire – sottolinea Lucia Borsellino -, hanno già delineato alcune ipotesi di soluzione alle problematiche legate sia alla minore remuneratività delle tariffe massime ministeriali di alcune prestazioni, sia alla questione dei recuperi. Nel primo caso, la percorribilità delle soluzioni proposte deve tuttavia essere oggetto di confronto e valutazione in sede nazionale, dove potrebbero assumere maggiore valenza, qualora condivise anche da altre Regioni”. Una soluzione può esserci ma la Sicilia non può far fronte da sola. Nel frattempo i cittadini non potranno aver accesso ai laboratori di analisi fino allo stop della serrata, la cui data non è ancora fissata.

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02 Giugno 2013, 11:58

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