Laboratori, slitta la fusione | Russo: “Partirà dal 2014”

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25 Ottobre 2012, 19:24

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Il Tar ha “spinto” l’assessore alla Salute Massimo Russo a rinviare l’attuazione della riforma sui laboratori di analisi. Una scelta, quella dell’assessorato regionale, divenuta quasi obbligata, dopo due pronunce del tribunale amministrativo, intervenuto il primo ottobre accogliendo la richiesta di sospensiva, confermata ieri in un’ordinanza.

Del decreto di Russo, apparso sulla Gurs il 31 agosto scorso per intenderci, è stato “cassato” l’articolo che rappresenta il “cuore” della questione. “Le strutture private convenzionate che alla data del 31 dicembre 2012 non abbiano raggiunto la soglia minima di n. 100.000 prestazioni – così recita l’articolo 7 del decreto – non potranno più essere contrattualizzate e, quindi, non potranno più erogare prestazioni per conto del servizio sanitario regionale. A partire dall’1 gennaio 2013 potrà essere rinnovato il contratto solo alle strutture che, alla data del 31 dicembre dell’anno precedente quello di contrattualizzazione, avranno dimostrato il raggiungimento della soglia minima di n. 100.000 prestazioni/anno calcolata in applicazione dei precedenti artt. 4 e 5 e che rispettano gli ulteriori requisiti di cui all’art. 6 del presente decreto”.

Insomma, i laboratori con meno di 100 mila prestazioni all’anno avrebbero dovuto “chiudere”, per essere inglobati in consorzi di dimensioni ovviamente maggiori. Ma la soglia si sarebbe alzata due anni dopo. “A partire dall’1 gennaio 2015 – prosegue l’articolo – potrà essere rinnovato il contratto solo alle strutture che, alla data del 31 dicembre dell’anno precedente quello di contrattualizzazione, avranno dimostrato il raggiungimento della soglia minima di attività di n. 200.000 prestazioni/anno calcolata in applicazione dei precedenti artt. 4 e 5 e che rispettano gli ulteriori requisiti di cui all’art. 6 del presente decreto”.

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“Il precetto, invero, – avevano affermato i giudici in occasione della prima pronuncia, confermando il principio nell’ultima ordinanza – interviene a otto mesi dall’inizio del corrente anno 2012 così che il termine residuo di quattro mesi è obiettivamente del tutto inidoneo per consentire alle strutture ricorrenti sia una ricerca di soluzioni alternative utili sia a raggiungere il risultato imposto con previsione assolutamente nuova rispetto al precedente contesto di riferimento”.

Un passaggio raccolto dall’assessore Russo, che oggi ha fatto sapere che “slitterà di un anno, e dunque al primo gennaio del 2014, la data entro la quale sarà elevata la soglia minima di prestazioni annue per i laboratori d’analisi accreditati dal sistema sanitario”. Secondo l’assessorato, l’ordinanza di sospensione cautelare del Tar di Palermo, pur confermando la validità dell’impianto del decreto, ha ritenuto troppo ristretto il termine del 31 dicembre 2012 per l’applicazione del criterio della soglia minima di attività.

“È un’ordinanza di sospensione cautelare del Tar – precisa però la nota diffusa dall’assessorato alla Salute – in attesa della discussione di merito. L’assessorato valuterà la possibilità di presentare appello al Cga”. Intanto, l’accorpamento dei laboratori è più lontano.

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25 Ottobre 2012, 19:24

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