04 Luglio 2013, 17:07
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PALERMO – Dieci spazi pubblici, nove privati, quarantacinque docenti e settantacinque studenti: una grande mostra quella con cui l’Accademia delle Belle Arti si presenta alla città da oggi al 21 luglio. “Invasioni 2013. Accademia in mostra”, questo il nome del progetto, si pone come obiettivo la valorizzazione degli studenti più talentuosi con l’intento di catturare l’interesse dei giovani alla ricerca di un’identità culturale e professionale.
“I più sinceri complimenti all’Accademia di Belle Arti di Palermo per un’iniziativa che merita di essere apprezzata – dice Leoluca Orlando, sindaco di Palermo – e la cui importanza e validità sono il frutto dell’impegno e della volitività del presidente dell’Istituzione, Leonardo Di Franco, e del direttore Luciana Giunta”. Della stessa opinione Francesco Giambrone, assessore alla Cultura: “Una iniziativa culturale encomiabile che si inserisce perfettamente nel programma del Festino di Santa Rosalia edizione 2013, dedicato a chi fa il futuro”.
Per quanto riguarda le istituzioni pubbliche, ad accogliere la mostra saranno l’Accademia delle Belle Arti, la Galleria d’Arte Moderna, il Museo Riso, il Conservatorio “Vincenzo Bellini”, l’Archivio Storico Comunale, i Cantieri Culturali alla Zisa, Palazzo Mirto, Palazzo Alliata, l’Oratorio dei Bianchi e la Cappella dell’Incoronazione. Tra gli spazi privati il Bar Libreria Garibaldi, Vuedù, Neu/Noi, Spazio Deep, La Rinascente e tre agenzie Unicredit.
A spiegare l’intento dell’iniziativa il presidente dell’Accademia Leonardo Di Franco: “Il progetto nasce per offrire agli studenti la possibilità di confrontarsi con la città. Si tratta di una sorta di ossimoro concettuale, perché sarà una invasione, una contaminazione pacifica”. “È un modo – conclude – per dimostrare che é possibile realizzare la straordinaria possibilità di essere artisti e che essere artisti è un lavoro a tutti gli effetti”. “Noi ci crediamo – aggiunge il direttore Luciana Giunta – facciamo questo lavoro con impegno. Ci crediamo tutti, studenti e docenti, e non ci sono protagonisti. É un coro unanime”.
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04 Luglio 2013, 17:07