L'acquario nella costa Sud | Ballottaggio Bandita-Solarium - Live Sicilia

L’acquario nella costa Sud | Ballottaggio Bandita-Solarium

Il Comune non cede alle desiderata degli imprenditori che preferirebbero la zona della Cala, più vicina al porto e al centro città. La commissione Urbanistica, dopo un sopralluogo, ha indicato i due siti ma sembra probabile che Palazzo delle Aquile lascerà agli imprenditori libertà di scelta, purché la struttura si realizzi oltre l'Oreto.

PALERMO - IL PROGETTO
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PALERMO – Il porticciolo della Bandita o il vecchio Solarium. O, se questi non dovessero andar bene, un altro luogo ma pur sempre nella costa Sud di Palermo. Palazzo delle Aquile rompe gli indugi e si prepara a dare indicazioni definitive agli industriali su dove dovrà sorgere il nuovo acquario. Un progetto da 50 milioni di euro per una struttura innovativa e all’avanguardia che sarà un richiamo per i turisti.

Ma la cordata di investitori ha sinora atteso che il Comune dicesse, in definitiva, dove far sorgere la struttura. Gli imprenditori avrebbero preferito la Cala e il mercato Ittico, ma il sindaco Orlando era stato chiaro sin da subito: si farà nella costa Sud per poterla riqualificare. La commissione Urbanistica, presieduta da Alberto Mangano, ha così effettuato un sopralluogo e alla fine ristretto il campo a due ipotesi: l’area vicina al porticciolo della Bandita, dove dovrebbe sorgere anche un nuovo porto turistico in project financing, oppure quella più vicina al centro città, all’altezza dell’ormai abbandonato Solarium, nei pressi del nuovo Ecomuseo del Mare.

Lunedì la commissione indicherà ufficialmente al sindaco le due opzioni, anche se sembra probabile che poi l’amministrazione lasci scegliere agli investitori che già devono ingoiare il rospo di essersi visti bocciare la Cala. Il loro interesse è infatti intercettare i croceristi e il mercato Ittico sarebbe stato l’ideale. Ma dovendo scegliere la costa Sud, sembra probabile che gli imprenditori propendano per il Solarium vista la maggiore vicinanza al porto principale e soprattutto data la minore necessità di attraversare un budello come via Messina Marine.

Per accelerare i tempi, la pratica è stata affidata nelle mani del vicesindaco Emilio Arcuri che avrebbe garantito tempi rapidi e grande impegno: rassicurazioni che hanno di certo fatto piacere agli industriali. E non è un caso che nei giorni scorsi sia stato visto proprio a Palermo, nella costa Sud, l’architetto che ha firmato il progetto, ovvero Ettore Piras. Segno evidentemente di una buona predisposizione della cordata a sposare l’ipotesi messa in campo dall’amministrazione comunale, a cui potrebbe arrivare risposta anche entro un mese.

“Il sopralluogo è servito perché ci sono due aree particolarmente vocate, per motivi diversi, a poter ospitare l’acquario – spiega Mangano – l’area subito dopo l’ex Deposito delle locomotive, dove c’è il Solarium e lo Stand Florio, con l’acquario si collocherebbe a seguire delle due strutture pubbliche e potrebbe fare da congiunzione con l’intervento della Provincia realizzato ma non collaudato. Il Solarium potrebbe essere recuperato dalla Pubblica amministrazione o nell’ambito dei privati chiedere di recuperare una delle due strutture. L’altra area è quella che va dal porto della Bandita al mammellone di Acqua dei Corsari, le aree a monte sono libere e potrebbero servire a creare strutture a servizio come parcheggi o una via di penetrazione diretta, dato che è chiaro che la via Messina Marine, nella prospettiva di recupero della costa, dovrebbe dismettere la funzione di strada di attraversamento diventando più una strada di fruizione della costa. Questo sarà compito del Prg o di un piano particolareggiato. Gli imprenditori faranno le loro valutazioni, lunedì manderemo nota al sindaco come commissione consiliare condividendo la scelta di collocare l’acquario nella costa Sud e indicando le due aree come oggetto dei valutazione da parte dei proponenti”.

“Ritengo che da un punto di vista logistico e strategico l’ubicazione dell’acquario nella costa Sud consente di riqualificare un importante tratto della città avendo come ricaduta principale il riequilibrio del carico urbanistico, specie in chiave turistica, fra una costa Nord oggi troppo affollata e una Sud oggi poco frequentata”, dice Pierpaolo La Commare del Mov139. E gli fa eco il compagno di partito Tony Sala: “Sono in sintonia con l’idea di individuare lungo la costa Sud il sito per la realizzazione dell’acquario, sicuramente un’opera che riqualifica la parte della città oltre l’Oreto. Nello specifico, considerato lo sviluppo del litorale, ritengo idonea l’area del Solarium che vede nelle prossimità anche alcuni monumenti che andrebbero valorizzati, coniugando due aspetti del turismo. Inoltre, questa collocazione consente anche di avere una continuità di percorso turistico dalla Cala al Foro Italico. Chiaramente, in chiave di mobilità, la linea 1 del tram su corso dei Mille rappresenta una ideale alternativa all’uso dei veicoli privati per raggiungere l’acquario. Meno convinto sono su una collocazione in prossimità del porticciolo della Bandita, che considero una area a diversa vocazione”.

“Non ho partecipato al sopralluogo – attacca invece Giulio Tantillo di Forza Italia – perché ritengo che l’acquario non sia la priorità assoluta di questa città. Ben altri sono i problemi dei cittadini come la casa, il lavoro, i trasporti, i servizi, le scuole, il verde, il traffico, le tasse, il commercio che muore, gli anziani, il calo dei matrimoni. E’ singolare che questa amministrazione invece di pensare a restituire le spiagge ai legittimi aventi diritto, ovvero i cittadini, penso invece di mettere le cabine a Mondello e l’acquario alla Bandita, in un tratto di spiaggia che va riqualificato con lidi liberi e attrezzati a disposizione dei bagnanti e senza cabine, destinando una parte di costa ai pescatori mantenendo viva la tradizione del luogo. Daremo battaglia nelle commissioni e in aula contro qualunque tentativo di togliere le spiagge ai palermitani e ai turisti. Si pensi altresì che il carico urbanistico nella zona della Bandita renderebbe invivibile il territorio già provato da altri insediamenti”. “Localizzare l’Acquario nella costa Sud, nella zona di via Messina Marine, è una buona scelta – dice Rosario Filoramo del Pd – la sostengo con convinzione. La costa Sud di Palermo , sei chilometri di strada affacciata sul mare, mare bello da vedersi, ma ancora da recuperare, è una delle principali risorse del territorio cittadino. Il pieno recupero del mare e la messa in sicurezza della costa, un tempo una distesa di scogli, oggi un susseguirsi di colline di terra di riporto e spiagge, quel che resta delle discariche degli anni Cinquanta-Novanta, è una scelta strategica. Bisogna puntare decisamente sul recupero della zona. Insieme alla localizzazione dell’acquario, dovranno essere operate scelte che mirino esclusivamente al recupero dell’area. Innanzitutto la prima emergenza è l’intervento di messa in sicurezza e bonifica dei grandi mammelloni che ancora subiscono la quotidiana azione di erosione provocata dal moto ondoso. Un grande piano particolareggiato di recupero di tutta l’area di costa sino al limite della ferrovia dovrà ridisegnare le aree di recupero dove allocare i nuovi servizi. Va definito un nuovo ed efficiente sistema viario, valorizzando le connessioni con il tram e col passante ferroviario, recuperata la pista ciclabile, sulle ex aree industriali presenti nella costa Sud dovranno essere realizzate le nuove strutture ricettive dell’area palermitana”.

 

L'area alla Bandita

L'area alla Bandita 2

Il Solarium

Il Solarium 2

Il Solarium 3


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