Lacrime e commozione a Trabia| Il giorno dell’addio a Vincenzo Lima

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26 Settembre 2014, 19:22

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TRABIA (PALERMO) – Un giorno di lutto a Trabia, alle porte della città, per la morte di Vincenzo Lima, il vigile del fuoco di 39 anni rimasto coinvolto in un grave incidente a Catania mercoledì pomeriggio. Il pompiere, nato a Termini Imerese, ma residente nel piccolo centro del Palermitano, è stato salutato per l’ultima volta da una folla commossa che più volte ha appludito durante i funerali di stato che si sono celebrati nella chiesa madre di corso La Masa. il giorno dell’addio è cominciato con un immenso corteo: il feretro è stato posizionato du un’autoscala dei vigili del fuoco che dall’abitazione della famiglia di Lima, in via Ventimiglia, ha attraversato le strade centrali del paese fino alla parrocchia.

Tutte le attività commerciali hanno abbassato le saracinesche e il feretro coperto dalla bandiera italiana è stato accolto dagli applausi e dalle lacrime. Centinaia le persone presenti, una chiesa gremita si è stretta attorno al dolore della moglie del vigile del fuoco che non si è allontanata un attimo dalla bara sull’altare.

A spezzare il silenzio, il pianto di chi aveva amato il pompiere che tra soli due mesi sarebbe stato trasferito a Palermo. Alla cerimonia hanno partecipato il capo del Dipartimento e della Difesa Civile vigili del fuoco, l’ex prefetto di Catania Alberto Di Pace; il capo del corpo nazionale, Gioacchino Giomi; il direttore del centro per l’Emergenza ed il Soccorso tecnico, ingegnere Pippo Sergio Mistretta; il sindaco di Trabia Francesco Bondì e i comandanti di tutte le province siciliane, oltre a decine di colleghi di Lima arrivati da tutte le parti dell’Isola, specie da Catania e Palermo. “Il più sentito cordoglio alla moglie – ha detto il primo cittadino – e ai familiari, ai suoi cari. Un figlio della nostra comunità sacrifica la sua vita per il bene comune ancora una volta. Il mio cordoglio giunga pure a tutti i vigili del fuoco, ai suoi colleghi”. A Trabia, d’altronde, tutti lo conoscevano, a partire dal sacerdote che ha celebrato la funzione e che ha ricordato la partecipazione di Lima nelle attività sociali della chiesa e la sua estrema fede in Dio.

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Poi è stata la volta dell’ultimo saluto dei colleghi, di chi aveva lavorato fianco a fianco con il vigile del fuoco. A salire sull’altare, il collega Rino Manfrè che ha dedicato parole di commozione a Lima. Con la voce tremante ha raccontato il periodo trascorso insieme durante il servizio prestato a L’Aquila, devastata dal terremoto del 2009. “Abbiamo vissuto quei giorni indimenticabili insieme – ha detto – conosceva bene cosa voleva dire sacrificarsi per il proprio lavoro. Un uomo generoso, un grande lavoratore che non si fermava davanti a nulla.”

Durante la benedizione uno dei momenti più commoventi della cerimonia: la tromba ha cominciato a suonare il silenzio in omaggio al vigile del fuoco che in molti hanno ricordato come un eroe. “Lei deve essere orgogliosa di suo marito – ha detto al microfono Giovanni Saccone, ex segretario regionale dei vigili del fuoco, ricolgendosi alla moglie di Lima – perché il nostro non è un lavoro, ma una missione. E Vincenzo faceva parte di un mosaico in cui ognuno svolge un ruolo fondamentale. La grande famiglia dei vigili del fuoco oggi è a lutto – ha concluso – lo dimostra la presenza di tutti i vertici e la partecipazione di un’intera cittadina che sa bene chi e come era Vincenzo: un grande uomo”.

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26 Settembre 2014, 19:22

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