12 Febbraio 2020, 13:27
2 min di lettura
PALERMO – Era già finito in manette nel 2017, dopo una serie di colpi negli appartamenti della zona residenziale di Palermo. A distanza di tre anni torna in azione il ladro acrobata noto per la sua abilità nell’arrampicarsi e scalare, piano dopo piano, intere palazzine. Dopo aver colpito dalle parti di via Libertà, stavolta, è stato rintracciato in poco tempo dalla polizia: si tratta di Francesco Longo, pregiudicato palermitano di 56 anni, senza fissa dimora. Era riuscito ad entrare nell’edificio arrampicandosi su un tubo del gas, poi sul motore di un condizionatore e su una finestra dell’appartamento, in cui si trovavano i proprietari.
“Abile anche il tentativo di eludere durante la fuga i sistemi di videosorveglianza presenti nella zona – spiega la polizia – camminando al centro della carreggiata, sperando così di sfuggire al raggio di azione delle telecamere”. I poliziotti del commissariato Libertà avevano subito identificato l’uomo, ma rintracciarlo è stato difficile perché irreperibile. “E’ stato poi necessario scandagliare gli ambienti della malavita cittadina – proseguono per avere traccia della presenza di Longo”. Il 56enne è stato individuato al Borgo Vecchio e fermato: indossava gli stessi abiti del giorno del furto e portava con se’ uno zainetto con gli arnesi utilizzati per lo scasso, dai cacciaviti di diverse misure, guanti, un coltello a serramanico, un seghetto, ad una lunga fune ed altro. All’interno dell’appartamento, chiusi in un cassetto, sono stati rinvenuti e sequestrati orologi e diversi monili in oro ed argento, successivamente riconosciuti come propri dal padrone dell’immobile svaligiato, a cui sono stati, quindi, restituiti. Poco plausibili anche le giustificazioni: l’uomo ha infatti raccontato di avere trovato tutto per strada. E’ stato rinchiuso al Pagliarelli.
A suo carico pendeva inoltre dal 2018 un provvedimento di sorveglianza speciale che gli è stato notificato dagli agenti dopo la cattura. Il provvedimento è stato convalidato, sono in corso ulteriori indagini per accertare altri eventuali colpi messi a segno. “La vittima del furto – concludono dalla questura – ha manifestato grande apprezzamento per il lavoro svolto dagli agenti e riconoscenza per il ritrovamento dei preziosi che gli erano stati rubati”.
Pubblicato il
12 Febbraio 2020, 13:27