24 Febbraio 2016, 13:29
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CATANIA – Susanna Camusso presenta la “Carta dei diritti universali del lavoro”. La Cgil lancia una proposta di legge d’iniziativa popolare per estendere i diritti e le tutele a tutti i lavoratori anche precari e autonomi. Si tratta di uno strumento per rilanciare i temi del lavoro e allo stesso tempo di un’operazione di restyling per non soccombere sotto i colpi del nuovo corso renziano. L’obiettivo è rimettere al centro del dibattito pubblico il tema dei diritti sociali. Il cuore della carta è l’universalità dei diritti di chi lavora: dalla maternità agli ammortizzatori sociali passando per il giusto compenso. A Catania il “Nuovo statuto dei lavoratori” è stato illustrato da Susanna Camusso e dalla segretaria generale della FP Cgil, Rossana Dettori. A margine dell’assemblea catanese con i lavoratori della Funzione Pubblica, Camusso non risparmia giudizi critici indirizzati al premier Renzi. “L’assenza di lavoro dice tanto di quanto il governo invita in Europa un cambiamento di linea, ma non lo pratica nel nostro paese”, dice la segretaria generale della Cgil. Il tema del lavoro non è generico ma va legato alla qualità e alle tutele. “Basta guardare i dati sulla disoccupazione giovanile e una politica che ha detto alle imprese fate e voi e gli investimenti continuano ad andare in discesa e a non farsi vedere e mancano al contempo gli investimenti pubblici”, argomenta Camusso.
In Sicilia le cose non vanno meglio, anzi. Camusso non nasconde la sua delusione sul governo Crocetta. “Credo che al momento al momento del suo insediamento ci fossero delle grandi speranze in questa regione e si sarebbe affrontato il tema del lavoro e dello sviluppo di questa Regione, non mi pare che le risposte siano all’altezza di queste aspettative”, chiosa. Un dato che traspare anche dall’intervento del segretario provinciale Giacomo Rota durante l’assemblea con i lavoratori della funzione pubblica e confermato dalla presenza di una pattuglia di lavoratori dell’Ipab di Paternò senza stipendi da decine di mesi. Rota chiede fondi per la regione e parla di una finanziaria “di tagli, lacrime e sangue che sarà pagata da chi lavora e chi produce”. Sulla drammatica crisi del comparto edile che sta mettendo in ginocchio Catania, Rota prevede “mesi difficili” e chiede un intervento dei governi a tutti i livelli: locale, regionale e nazionale. Sul Caso Tecnis Susanna Camusso lancia un monito ben preciso: “Il messaggio non può essere quello che il lavoro c’è se c’è la criminalità e si perde invece quando interviene la giustizia”.
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24 Febbraio 2016, 13:29