L’affondo di Roberto Laudani: |”Per Fallica un’ammucchiata”

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27 Maggio 2015, 10:57

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CATANIA – “C’è stata un’ammucchiata che pensavo irrealizzabile. Non avrei mai pensato che Francesco Laudani e Mario Laudani sostenessero il candidato di Anthony Barbagallo. Loro hanno pensato bene di accasarsi prima del tempo e stare tranquilli seduti in Giunta”. Ecco cosa ha portato Roberto Laudani a scendere in campo come candidato sindaco a Pedara. Una discesa in campo quasi in sordina. Da sempre uomo a destra, ha alle spalle anche un’esperienza di governo come vice di Barbagallo. Gli assessori designati sono Giuseppe Rapisarda e Domenico Pappalardo, quest’ultimo zio renziano (ma fuori dal Pd) del primo cittadino uscente.

Se non ci fosse stato questo affollamento, a lei sarebbe andato bene il nome di Fallica?

“Non è questo il punto. La sua candidatura è nata alla luce del fatto che l’Ars non ha approvato il via libera al terzo mandato”.

Avrebbe appoggiato Barbagallo, allora?

“Tutto sommato non mi è mai dispiaciuto. Anche se non mi sono piaciute alcune delle sue ultime iniziative. Mi riferisco alla viabilità. Con l’inizio dell’estate avremo il caos totale. Con la fiera estiva, poi, Pedara sarà inavvicinabile. Doveva ascoltare i consigli dei commercianti”.

Lo accusa forse di arroganza?

“Si chiama intelligenza se si torna in dietro quando una cosa non va. Invece si è preferito insistere. Chi sarà sindaco dovrà subito mettere mano alla cosa”.

Il centrodestra è diviso su tre fronti. Com’è che non siete riusciti a riunirvi sotto un’unica candidatura?

“Bisogna chiederlo a Mario e Francesco Laudani, che si sono spostati prima del tempo. In fondo, Mario Laudani nei cinque anni di opposizione si è dimostrato l’uomo in più della maggioranza e come tale non poteva mettersi contro quella coalizione. Non ci sarebbero stati argomenti validi dinnanzi ai cittadini”.

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Cosa la lega allo zio del sindaco uscente?

“Noi siamo dei cittadini che vogliono affrontare i problemi veri dei cittadini, dalle strade all’immondizia, alla mancanza di lavoro. In questi anni sono state tante e belle opere pubbliche, ora bisogna fermarsi e pensare ai pedaresi”.

E con Luca Sammartino in che rapporti siete, è un patron della sua lista?

“Smentisco. Non abbiamo politici dietro. C’è semmai che Salvo Giuffrida, l’ex sindaco di Tremestieri, ci ha dato una mano del compilare la lista”.

Spera in un voto disgiunto in suo favore?

“Tanta gente ultimamente mi ha espresso la propria vicinanza. Prenderò tanti voti, ma non penso che da solo possa insidiare il blocco di Fallica, in fondo ha dalla sua quattro liste e il sindaco uscente”.

Se queste solo le premesse, perché questa avventura?

“Il nostro obiettivo è fare un’efficace opposizione in Consiglio. Credo che di voto disgiunto in mio favore ce ne sarà e abbastanza”.

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27 Maggio 2015, 10:57

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