PALERMO – Il termine è scaduto lo scorso 28 febbraio ma adesso, risolto il rebus commissioni, i lavori d’Aula possono riprendere regolarmente. Il consiglio comunale di Palermo ha iniziato a discutere del bilancio di previsione 2025, dando il via a una maratona che dovrebbe chiudersi entro la settimana.
A Sala Martorana ha preso la parola il sindaco Roberto Lagalla, seguito da uffici e revisori. Una seduta non proprio tranquilla, specie quando il primo cittadino ha interrotto bruscamente l’intervento dopo le contestazioni della consigliera Giulia Argiroffi, salvo poi riprendere e concludere su invito del consigliere Carmelo Miceli.
Nuove assunzioni
Un bilancio che, come precisato dal Ragioniere generale Bohuslav Basile, è fondamentalmente un atto tecnico con qualche decisione politica, tra cui i 3,4 milioni di euro per la ricapitalizzazione della Rap e 1,8 milioni destinati all’assunzione di 100 funzionari.
Un tesoretto frutto della lotta all’evasione e che verrà impiegato per rimpolpare i ranghi dell’amministrazione. “Useremo l’istituto della mobilità per non aspettare i tempi delle procedure concorsuali”, ha precisato il primo cittadino che ha assicurato il reclutamento entro l’anno.
Il collegio dei revisori ha dato parere favorevole, ma con una serie di prescrizioni che saranno recepite in un maxi-emendamento tecnico che contiene una serie di prescrizioni, tra cui una maggiore copertura dei servizi a domanda individuale.
Il sindaco ha anche fornito un termine per l’approvazione del consuntivo, ossia il 30 aprile, che consentirebbe a Palermo di accedere a una premialità che per i comuni siciliani vale 4,5 milioni.
Il cinema Astoria
Il sindaco ha poi virato sull’ex cinema Astoria che, nelle intenzioni dell’amministrazione, dovrebbe essere acquistato e trasformato in una sala prove a servizio del Teatro Massimo. Fallito l’inserimento nel Dup, l’ex rettore adesso sceglie la via del bilancio senza risparmiare stilettate a chi ha criticato l’operazione e suscitando gli strali della Argiroffi.
Il Comune avrà poi a disposizione altri quattro milioni di euro: gli uffici hanno infatti avvisato che i sette milioni previsti per interventi sull’Edilizia residenziale pubblica sono troppi e non potranno essere spesi.
Il capitolo sarà così alleggerito di quattro milioni da usare fontane storiche, scuole, uffici, manutenzioni e impianti elettrici e idrici. Previsto anche l’intervento su piazzale Ungheria con il rifacimento dei portici, dell’illuminazione e il consolidamento dei pilastri.