L’Akragas non si pone limiti | Adesso c’è l’esame Taranto

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21 Ottobre 2016, 18:18

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AGRIGENTO – È una squadra che dovrà lottare ad ogni partita, fino al 90’ di ogni partita e nel recupero. La stagione dell’Akragas, alla vigilia delle prime dieci partite di campionato è molto chiara. Rispetto allo scorso anno, con giocatori d’esperienza, grandi nomi e contratti annuali, quest’anno si è deciso di puntare sui giovani, attraverso un percorso serio che mira a valorizzare il potenziale in casa, grazie ad un allenatore che fa dei valori e del “testa bassa e pedalare” i suoi principi in campo, oltre ad un gioco che punta sull’uno contro uno e sul pressing, bloccando i punti di forza degli avversari e ripartendo attraverso il gioco di squadra.

Se manca qualcosa nella qualità dei giocatori, alcuni alla prima vera occasione nel calcio professionistico, il tecnico-sergente Lello Di Napoli, punta sull’aggressività dei suoi giocatori e sulla “fame” di mettersi in mostra. Rispetto alle prime gare, la squadra agrigentina è cresciuta nel gioco, ma evidenzia lacune vistose nella fase prettamente offensiva: nelle ultime partite, rarissime volte gli attaccanti arrivano in area con le loro giocate, e a risolvere le partite ci pensa un esterno, Zanini, che da fuori area sembra incontenibile. Non potendo però contare sempre su l’uomo simbolo di questa prima parte di campionato biancazzurro, Lello Di Napoli sta sperimentando varie soluzioni tra l’attacco e il centrocampo, con vari schemi da applicare durante la gara.

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Nelle ultime partite si è giocato con due attaccanti, Gomez e Salvemini, e Longo come giocatore offensivo pronto però a dare una mano in difesa in fase di copertura. L’esperimento è stato molto produttivo per la fase difensiva, meno però nella fase offensiva, con poche palle giocabili da parte degli attaccanti. Il copione non è cambiato con l’inserimento di Cocuzza, giocatore d’esperienza ma forse lontano dalla forma migliore che non ha reso secondo il suo potenziale. Il tecnico biancazzurro pian piano sta inserendo anche il giovane Cochis, giocatore di classe che nei pochi minuti giocati ha fatto vedere buone cose. Il bilancio di questa prima parte di campionato, se non si può considerare prettamente positivo, non è neanche negativo. L’Akragas sembra aver trovato la quadra in difesa, con il ritorno a pieno regime di Marino, e subisce pochi gol, grazie ad un reparto solido.

Adesso è l’ora di buttare la palla nel sacco da parte degli attaccanti: l’ultimo gol di un attaccante risale al 18 settembre, quando Gomez segnò il gol vittoria contro la Virtus Francavilla, dopo il gol del solito Zanini, autore degli ultimi 2 gol dell’Akragas. La sfida contro il Taranto (squadra in crisi di risultati) ancora in casa può essere una buona occasione per dimostrare che l’Akragas può contare anche su suoi uomini di attacco. Per incrementare la spinta dei tifosi, ancora pochi quelli presenti allo stadio, la società ha deciso di promuovere il “porta un amico”: con un biglietto di 5 euro, entreranno due persone. Oggi in casa Akragas è stato il tempo della foto-figurina, per l’album Panini, inviata dal fotografo ufficiale Giuseppe Zuppardo.

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21 Ottobre 2016, 18:18

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