L'altra Sanità siciliana: "In quel reparto ho trovato..."

L’altra Sanità siciliana: “In quel reparto mi sono sentito una persona”

La lettera che racconta un mondo che funziona

C’è una Sanità siciliana, con le sue caselle riempite per appartenenza, da rifiutare in blocco. C’è una Sanità siciliana alla ribalta per le sue inefficienze quotidiane, per i suoi ritardi. Ci sono storie e storie. La morte della professoressa Maria Cristina Gallo sta suscitando una sacrosanta e necessaria ondata di indignazione. Certe storture saranno corrette? Lo speriamo, ma ne dubitiamo. Intanto, come una boccata d’ossigeno, pubblichiamo la lettera di un paziente dell”altra Sanità siciliana’. Quella che funziona.

La vita a volte ci riserva delle prove non previste, spesso difficili. Nel mese di gennaio di quest’anno mi è stato diagnosticato un linfoma, ma ho avuto la fortuna di averlo scoperto presso l’Ospedale Cervello di Palermo, dotato di un reparto di eccellenza per quanto riguarda le malattie oncologiche del sangue.

Dopo una tac rilevatrice il mondo mi è crollato addosso, ma la possibilità di poter parlare immediatamente con la dottoressa Caterina Patti, direttrice del reparto di Oncoematologia, ha acceso un faro nel pozzo in cui ero in un attimo sprofondato: mi ha colpito subito come la dottoressa Patti sia riuscita ad unire estrema professionalità e grande competenza alla capacità di capire il mio stato, le mie paure e a infondermi serenità e fiducia.

La dottoressa Caterina Patti

Ho iniziato un percorso di cura lungo, difficile, doloroso ma il reparto dove lo ho affrontato è stata un’altra positiva rivelazione: moderno, pulitissimo, attrezzato di tutto punto, con ferree norme di igiene a tutela dei pazienti, ma sopratutto gestito da uno staff di medici, infermieri, oss, addetti alle pulizie che, tutti, ad immagine e somiglianza della Direttrice riescono a unire grandissima professionalità ed estrema competenza a empatia e doti umane fuori dal comune: non eravamo pazienti, ma persone che dovevano essere aiutate al meglio, nel corpo e nello spirito. 

Dedizione e gentilezza   

La dedizione di ciascuno degli operatori sanitari, la gentilezza e la costante attenzione verso ogni esigenza dei pazienti sono riusciti a rendere il percorso di cura sereno e accettabile pure nei momenti di buio sconforto. Ricordo con particolare apprezzamento la capacità di ascolto e i gesti premurosi (bussare alla porta ogni volta che chiunque entrava nella stanza, svegliarmi di notte con gentilezza per somministrarmi le cure, chiedermi sempre come stavo e se avevo bisogno di qualcosa) che, nella loro  semplicità, mi hanno dato forza nei momenti difficili.

Ho scoperto che il reparto di Oncoematologia dell’ospedale Cervello è all’avanguardia sia per i protocolli di cura più tradizionali sia per le cure più avanzate fino a quelle sperimentali che solo pochissimi centri in Italia sono autorizzati a somministrare: se la scienza è capace oggi di dare una chance di sopravvivenza, questa possibilità è disponibile e pienamente sfruttata dal reparto di Oncoematologia dell’ospedale Cervello.

Un centro di eccellenza che conferma che anche in Sicilia è possibile avere una Sanità al vero servizio della salute dei suoi cittadini, senza la necessità di improponibili viaggi della speranza; un centro di eccellenza che deve farci inorgoglire ma riflettere sul perché in Sicilia l’offerta della sanità pubblica non sia tutta a questi livelli.

Antonio Gattuso, avvocato


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