L’Amat punta forte sui vigilantes| Più ore di servizio per gli autisti

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28 Maggio 2017, 06:30

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PALERMO – Si avvicina l’estate e l’Amat corre ai ripari per contrastare il fenomeno dei portoghesi. La partecipata del comune di Palermo che si occupa del trasporto pubblico ha infatti deciso di puntare ancora sulle guardie giurate a bordo degli autobus: un esperimento ben riuscito, almeno a giudicare dai risultati, visto che per ogni euro speso se ne incassano 2,5 in biglietti. Esaurita una prima fase, la società di via Roccazzo ha però deciso di voltare pagina: anziché vigilantes armati, stavolta è stato fatto un bando per guardie sprovviste di pistola. La motivazione è molto semplice: nel primo caso, infatti, alle gare partecipavano in pochissimi con ribassi praticamente minimi. Ricorrendo ai vigilantes non armati, invece, il ribasso è arrivato al 24% e la partecipazione è stata assai più numerosa.

In totale saranno 6.000 le ore a disposizione di Amat che potrà, con molta più libertà, scegliere su quali linee piazzare le guardie. Da via Roccazzo fanno sapere che, a conti fatti, si potrebbe partire nel giro di poche settimane e le ore riusciranno a coprire almeno 2 mesi con 30 agenti a bordo della linea 1 del tram, della linea 101 e della linea 806 che arriva a Mondello.

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Ma l’azienda ha deciso di puntare anche su una maggiore presenza di autisti. Con il bando per quelli a tempo determinato congelato fino alle elezioni, l’Amat ha deciso di chiudere intanto un accordo con i sindacati per aumentare le ore agli autisti interni che sono così passati da 32 a 39 ore, insieme a quelli ex Reset, per un totale di 25 unità a tempo pieno che potranno così far aumentare la produttività. “Ci sembrava giusto farlo – dice il vice presidente Diego Bellia – ci siamo rivolti agli interinali ma, al tempo stesso, dovevamo pensare anche ai dipendenti”.

Il problema è che i 20 interinali che lavorano di pomeriggio, il sabato e la domenica, saranno in servizio solo fino a giugno. “Toccherà alla prossima amministrazione riprendere il bando – continua Bellia – così da evitare disservizi in estate”. Il timore, infatti, è che a luglio, agosto e settembre il servizio vada in sofferenza: il 30% degli autisti sarà in ferie e bisogna considerare anche le assenze per malattia.

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28 Maggio 2017, 06:30

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