Siamo stati tutti colpiti al cuore, nel leggere, ieri, su Facebook: “Daniela Lupo (nella foto), mia adorata, non c’è più. Alle 10,15 di oggi, 12 maggio 2025, al Policlinico di Catania, il suo cuore grande, forte, nobile, generoso, ha smesso di battere, finalmente la grande guerriera ha trovato la pace”.
“Nella stessa data in cui è cominciata tanti anni fa la nostra meravigliosa vita insieme, si è spento il faro luminosissimo che ha irradiato la mia vita d’Amore, Dedizione, Dolcezza. E io non ho più lacrime”.
Lo ha scritto, suo malgrado, Gaetano Perricone, penna raffinata, uomo buono, amico e collega amabile. Lo ha scritto, Gaetano, nella narrazione più difficile della sua vita, per raccontare dell’ultimo passo terreno dell’amatissima moglie, anche lei persona di rara profondità.
La storia l’abbiamo seguita, sul profilo Facebook di Gaetano, che ha raccontato, in un diario intimo e pubblico di inestimabile valore, un’esperienza al limite, nel contesto della fragilità e della cura. Ne abbiamo tratto scoramento, ma anche speranza, annotando, di volta in volta, i momenti che si sono susseguiti.
Sul nostro giornale è stato un privilegio ospitare la cronaca di un voto dato ostinatamente, per ribadire il significato di una cittadinanza sperimentata pienamente, anche dal letto di un ospedale.
Siamo entrati pure noi, con discrezione, in quel luogo appartato, in quella stanza ovattata, piena di bisbigli fortissimi e sentimenti incancellabili. Ne usciamo, adesso, con dolore e con affetto, con la consapevolezza di chi ha ricevuto un dono, di chi ha visto un miracolo. Abbiamo visto l’amore immenso di Daniela e Gaetano.