29 Settembre 2013, 07:00
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CATANIA – In tempi di crisi, quando è già difficile arrivare alla terza settimana del mese, risulta quasi impossibile organizzare un matrimonio: tra abiti, celebrazione, bomboniere e ricevimento il budget non è mai inferiore ai 10 mila euro. Ma è anche vero che, quest’epoca qui, oltre ad essere l’era della disoccupazione, dello spread e dell’inflazione è anche il tempo della tecnologia. Il mondo del 2.0 avanza e sfruttarlo al meglio potrebbe avere i suoi benefici.
Avranno pensato giù di lì in questo modo i due giovani catanesi che hanno deciso di affidare le sorti delle proprie nozze proprio alla potenza del web. E allora: AAA Cercasi uno Sponsor. La coppia. Lei, Maria Chiara Leotta 24 anni poche materie e sarà specializzata in ingegneria edile ed architettura, vive con il padre e sei fratelli. “Una situazione difficile – spiega il futuro sposo – e che si è complicata ulteriormente da quando la mamma di Maria Chiara è volata in cielo pochi mesi fa”. Lui Roberto Mattina 30 anni, ingegnere telematico non ha avuto dubbi quando la sua fidanzata ha avanzato la singolare proposta.
L’iniziativa. “Maria Chiara ha adocchiato questa opportunità su internet – spiega Roberto – me ne ha parlato, fornendomi un paio di link che spiegavano la cosa ed a quel punto abbiamo riflettuto su come farla. Abbiamo deciso di utilizzare i classici canali che danno massima visibilità al momento i nostri profili Facebook, Twitter, Youtube e Blogger ed abbiamo creato delle apposite pagine chiamate “Le nozze di Catania”, in pratica proponiamo ai fornitori pubblicità all’interno di questi canali in cambio di sconti”.
Eppure Catania non è nuova ad iniziative del genere ed anche più bizzarre, molto spesso il web suggerisce idee stravaganti per poter accumulare qualche spicciolo, qualcuno ricorderà certamente lo studente catanese che aveva deciso di metter all’asta la propria fronte su Ebay come spazio pubblicitario. “C’è stata un’altra coppia a Catania che si è sposata nel 2012 con la nostra stessa modalità sponsor, Daniela e Rubens – prosegue la futura sposa – abbiamo capito da subito che con le sole nostre forze non potevamo farcela ma ci siamo voluti fidare di Dio. Ci siamo detti: “ci amiamo e allora fidiamoci!”.
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29 Settembre 2013, 07:00