Lampedusa, bambina di 10 anni arriva da sola su una barca

Lampedusa, bambina di 10 anni arriva da sola su un barchino

Soccorsa dagli operatori della Ong Trotamar III

LAMPEDUSA – Una bambina di 10 anni circa è arrivata da sola a Lampedusa su una barca. A soccorrere il barchino partito da Sfax, in Tunisia, il giorno dell’Immacolata sono stati gli operatori della Ong Trotamar III che hanno sbarcato la bambina, all’alba, al molo commerciale dell’isola.

La piccola migrante, da quello che i soccorritori sono riusciti a capire, è originaria di Sierra Leone. Sarebbe l’unica sopravvissuta del naufragio di una barca in metallo verificatosi tre giorni fa. In 45 erano partiti da Sfax, in Tunisia. La barca, secondo il racconto fatto dalla bambina ai soccorritori, è affondata a causa di una tempesta.

La piccola, unica sopravvissuta, è stata recuperata in mare dal veliero della ong Compass collective, che era in zona per un altro intervento, alle 3.20 della notte. La naufraga si teneva a galla grazie a una camera d’aria e a un giubbotto di salvataggio. E’ giunta a Lampedusa alle 6. I soccorritori del veliero Trotamar III si sono accorti della piccola naufraga di 11 anni, nel buio della notte, perché hanno sentito le sue grida.

La bambina è stata portata, subito dopo lo sbarco al molo commerciale, al poliambulatorio di Lampedusa dove i medici la stanno visitando. È in buone condizioni cliniche ma è scioccata. In mare, stando ai primi e frammentari racconti della bambina, sarebbero naufragate altre 44 persone e le motovedette di guardia costiera e guardia di finanza stanno già perlustrando l’area dove è stata soccorsa la piccola migrante, per cercare persone e tracce del naufragio.

“Sono andata a trovarla in mattinata, al Poliambulatorio, non appena ho saputo che era sbarcata a Lampedusa. Era tranquilla, mi aspettavo di trovarla molto più spaventata, ma è solamente molto, molto, stanca. Mi ha raccontato che proviene della Sierra Leone – dice all’ANSA Francesca Saccomandi, volontaria di Mediterranean Hope -. La bambina era avvolta in una coperta termica. Le ho lasciato un piccolo kit che doniamo ai bambini che giungono sull’isola: uno zainetto di tela con all’interno un album da colorare e dei colori. Lei mi ha ringraziato. Poi ci siamo salutate e mi ha detto che avrebbe riposato, era un pò stanca”.

Il Trotamar III, che ha salvato la bambina è un veliero di 13 metri con un equipaggio formato da sei persone addestrato a salvare vite in mare: Toki, Alex, Olli, Friedrich, lo skipper Matthias e la co-skipper Ina. A bordo ci sono 230 giubbotti di salvataggio.

Il veliero è della Ong CompassCollective in motion ed è stato messo in mare quest’anno per assistere le imbarcazioni di migranti in difficoltà. “Siamo un piccolo gruppo di attivisti del Wendland, una regione della Bassa Sassonia, in Germania. Dopo 40 anni di lotta contro un deposito di scorie nucleari a Gorleben, inviamo la nostra barca con un equipaggio internazionale per supportare il salvataggio in mare” scrive la Ong sul proprio sito.


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