24 Agosto 2024, 17:20
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PALERMO- Ha aperto gli occhi, a bordo di una carretta del mare, mentre, altrove, si raccontava la cronaca di un terribile naufragio. Questa bimba etiope nata sul barchino e trasportata a Lampedusa non sa quello che è successo, lunedì scorso, nella tragedia di Porticello. Respira, piange e ride, in braccio alla mamma.
La sua giovane mamma, che viaggiava con un’altra figlia di cinque anni, l’ha partorita all’alba, sulla barchetta con cui viaggiava con altre quarantasei persone migranti, dopo la partenza dalla Libia. Tutti sono stati soccorsi dai militari della guardia di finanza.
Dopo lo sbarco al molo Favaloro, un primo controllo nel poliambulatorio dell’isola. Le condizioni sono buone. Infine, il trasferimento in elisoccorso all’ospedale di Agrigento.
“Mamma e figlia sono state assistite dagli operatori del Dipartimento salute della famiglia dell’Azienda sanitaria di Palermo – riassume una nota dell’Asp -. Il ginecologo, Mauro Minasola, e l’ostetrico, Giuseppe Tomaselli, hanno prestato tutte le cure del caso alla giovane donna (alla sua seconda gravidanza) mentre il pediatra, Teodoro Guzzetta, ha visitato la bambina che pesa poco meno di tre figli. Mamma e figlia stanno bene”.
A corredo delle rassicurazioni, una foto scattata proprio nel poliambulatorio di Lampedusa. La mamma distesa sulla lettiga. La bambina in braccio ai suoi soccorritori. Una immagine felice, in giorni terribili di altri naufragi.
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24 Agosto 2024, 17:20