Lampedusa, oggi via 3000 immigrati| Incendio nella "Casa della fraternità" - Live Sicilia

Lampedusa, oggi via 3000 immigrati| Incendio nella “Casa della fraternità”

La nave ''Clodia'' della Tirrena attracca al molo di Cala Pisana, a Lampedusa, dove iniziera' l'imbarco di un migliaio di migranti. Poco fa dalla stessa banchina era salpata la ''Excelsior'' con 1.731 extracomunitari a bordo.
Sbarchi, la diretta
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18.39. La nave ”Clodia” della Tirrena sta attraccando al molo di Cala Pisana, a Lampedusa, dove iniziera’ l’imbarco di un migliaio di migranti. Poco fa dalla stessa banchina era salpata la ”Excelsior” con 1.731 extracomunitari a bordo.

15.55. Un incendio è stato appiccato dai minori ospitati a Lampedusa nella Casa Fraternità della parrocchia. Il rogo è stato appena spento dai vigili del fuoco. I ragazzi hanno messo a soqquadro l’edificio rompendo porte e vetri e qualcuno si è anche leggermente ferito. Sul posto è intervenuta la polizia in tenuta antisommossa e adesso la situazione sembra tornata alla calma. I ragazzi hanno inscenato questa protesta perchè chiedono di partire immediatamente.
Nella struttura della parrocchia, guidata da don Stefano Nastasi, sono attualmente ospitati 36 ragazzi, dopo che 20 sono stati imbarcati stamattina sul traghetto di linea per Porto Empedocle. Proprio stamane, quando i giovani hanno visto andar via i propri coetanei, hanno cominciato a protestare. Gli operatori umanitari, subito arrivati, hanno provato a ristabilire la calma, ma nel pomeriggio la rivolta è esplosa, nonostante la promessa che in giornata sarebbero partiti. I ragazzi hanno ammassato alcuni materassi all’esterno della casa e poi hanno appiccato il fuoco. In questo momento sono seduti lungo la strada che costeggia la struttura e lamentano il lungo periodo di permanenza nell’isola: alcuni sono qui già da 15 giorni. ”Nel mio paese – dice un ragazzino a torso nudo – abbiamo impiegato pochi giorni per mandare via Ben Aì’. Siamo arrivati qui per riconquistare la nostra libertà e invece ci tengono chiusi in una casa prendendoci in giro e dicendoci ogni giorno che domani partiremo”.

14.55. “Il Dipartimento di pubblica sicurezza, dopo i nostri rilievi, ha convocato i sindacati di polizia il 6 aprile per una riunione dedicata alla situazione di Lampedusa e all’emergenza immigrati. Le forze dell’ordine impegnate sul campo vivono problemi che vanno risolti”. Lo afferma Nicola Tanzi, segretario generale del sindacato di polizia Sap. ”Grave, ad esempio – sostiene Tanzi – la situazione che si e’ verificata per i poliziotti dei Reparti mobili di Roma, Napoli e Catania i quali sono rimasti per quattro giorni dentro una nave ormeggiata al largo di Lampedusa, senza alcun immigrato a bordo, impossibilitati ad attraccare a causa delle avverse condizioni meteo. A seguito del nostro intervento nei confronti del Viminale, la nave e’ stata fatta attraccare a Porto Empedocle e, dopo una notte finalmente trascorsa in hotel, il personale e’ ritornato a casa”. ”Come organizzazione – conclude il segretario del Sap – abbiamo da giorni attivato un monitoraggio complessivo della situazione attraverso le nostre strutture regionali e provinciali, soprattutto tramite i dirigenti sindacali di base che operano nei Reparti Mobili e che, oltre ad essere impegnati nei delicati servizi, garantiscono assistenza a tutto il personale”.

12.05. “Lunedì andrò a Tunisi per vedere se questo governo, che non è forte né eletto, potrà trovare il modo per evitare nuove partenze”. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi intervenendo telefonicamente nel corso della convention di Rete Italia a Riva del Garda.

11.20. La motovedetta che ha soccorso i migranti in difficoltà è appena arrivata al molo Favaloro di Lampedusa e a bordo c’era anche il fotoreporter napoletano Giulio Piscitelli, che lavora per un’agenzia fotografica di Milano. Il giornalista è stato prelevato dalla polizia e non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Ma un suo collega, anch’egli napoletano, Giampiero De Lucia, che si trova nell’isola, ha spiegato ai cronisti che Piscitelli si è imbarcato alle 5,30 di ieri mattina da Tunisi. I due si sono sentiti stamane alle 8,30, quando il barcone era in difficoltà e imbarcava acqua. Sul natante c’erano circa 90 persone. Mentre la motovedetta della Gdf attraccava, un’altra barca con una ventina di extracomunitari è giunta in banchina ”scortata” da una motovedetta dei carabinieri.

10.30. Uno scafo che imbarcava acqua è stato appena soccorso da una motovedetta della Guardia di finanza a circa 5 miglia al largo di Lampedusa. L’allarme è stato lanciato con una telefonata alle fiamme gialle da parte di un giornalista italiano che si trova a bordo dell’imbarcazione. In questo momento sta avvenendo il trasbordo di circa 100 persone su una motovedetta. Altri 3 natanti sono stati avvistati nel Canale di Sicilia: due non sarebbero lontani dalla costa mentre un altro si trova a circa 40 miglia a sud dell’isola. Stamani si erano verificati altri due sbarchi: 133 migranti sono arrivati all’alba ed altri 113 un paio d’ore fa.

9.00. Due barconi di migranti sono giunti a Lampedusa: l’ultimo arrivo alcuni minuti fa, con un centinaio di extracomunitari a bordo; l’altro è arrivato alle 4,30 di stamane con 133 persone, tra le quali 3 donne. Un’altra imbarcazione, che era stata intercettata ieri intorno a mezzogiorno a 50 miglia da Lampedusa, probabilmente – dicono alla Capitaneria di porto dell’isola – è stata intercettata da una motovedetta tunisina in acque internazionali e riportata indietro. Intanto, stamane si è alzato in volo un aereo pattugliatore della Guardia costiera che perlustrerà il Canale di Sicilia fino a circa 80 miglia dall’isola. Quelli di oggi sono i primi sbarchi dopo una ‘tregua’ che dura dall’una di notte di mercoledì scorso.


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