31 Agosto 2012, 15:53
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L’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, accogliendo la richiesta dell’Ance Sicilia, ha convocato l’associazione dei costruttori edili per lunedì 3 settembre alle 9,30, all’assessorato di via Notarbartolo a Palermo, per individuare eventuali alternative al provvedimento di blocco temporaneo dei pagamenti alle imprese deciso dall’assessore.
L’Ance, infatti, aveva contestato la decisione di Armao di limitare i pagamenti alle imprese per recuperare risorse finanziarie con cui garantire forestali, precari e formatori. “Ci rendiamo conto, ma non lo giustifichiamo – ha dichiarato Salvo Ferlito, presidente regionale dell’Ance Sicilia – che la politica voglia dare conto ai più, assistiti anche dalle spese improduttive, che cingono d’assedio i ‘palazzi'”.
“Ma l’edilizia – ha detto Ferlito – è il settore che in assoluto ha pagato il prezzo più alto alla crisi, con 40 mila licenziamenti diretti e almeno 30 mila nell’indotto. Ogni impresa sana che ottiene liquidità solo dal lavoro è impossibilitata ad onorare gli impegni assunti per l’esecuzione di ogni commessa, esponendosi oltre i limiti sostenibili, sol perché le amministrazioni pubbliche non provvedono minimamente ai pagamenti dovuti. Incredibilmente di questi numeri altissimi la politica non tiene mai conto”.
“Ben altri – ha concluso Ferlito – sono i settori del bilancio regionale dai quali trarre le necessarie risorse per fare fronte alle emergenze, a partire dai privilegi della stessa politica e dagli innumerevoli sprechi della pubblica amministrazione. La Regione, se davvero vuole avviare una gestione efficiente e trasparente del vero interesse pubblico, nel rispetto del principio di legalità e nell’ottica di affermare valori di eccellenza sino ad oggi nemmeno pensati, non dia più l’immagine di insensibilità sociale verso le imprese e i lavoratori che stanno pagando un prezzo troppo alto e che rappresentano, per la loro eccezionale produttività, l’unica speranza di ripresa”.
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31 Agosto 2012, 15:53