28 Ottobre 2011, 11:28
1 min di lettura
“Siamo partiti alle 9.30 da piazza Politeama, abbiamo tirato uova contro la Banca San Paolo, e Unicredit, poi davanti la sede della Banca d’Italia abbiamo aperto gli striscioni e innalzato cori di protesta. Poi abbiamo provato ad entrare dentro la sede stessa, ma una trentina di carabinieri in assetto antisommossa ci ha bloccato”. A raccontare la manifestazione degli studenti di oggi contro la riforma Gelmini e gli sprechi dell’Università, è Bianca Giammanca, del Coordinamento studenti Medi (cioè delle scuole superiori ndr). “Poi- ha continuato- con la pratica del corteo selvaggio, cioè il corteo non autorizzato che si sparpaglia per le vie delle città senza autorizzazione, bloccandola , siamo andati verso via Maqueda per ricongiungerci qui all’Università con gli altri ragazzi che da stamattina sono in presidio. Tranne per l’episodio davanti la Banca d’Italia è stata una manifestazione pacifica, nessuno si è fatto niente. Ma andremo avanti nella protesta”, ha concluso.
Gli universitari che si sono uniti alla protesta, all’indomani dell’approvazione dello Statuto si scagliano anche contro la gestione del rettore: “Abbiamo occupato pacificamente l’ingresso della sala mensa e dell’ufficio stage per fare sentire la nostra voce”: ci racconta Giorgio Martinico, studente di Scienze storiche dell’Ateneo palermitano. “Troviamo inaccettabile l’approvazione dello statuto e la destinazione dei fondi ai “soliti amici”. Così come il taglio ai servizi e alle borse di studio”.
(ha collaborato Valeria Piazza)
Pubblicato il
28 Ottobre 2011, 11:28