“L’anziano boss e i picciotti”| Santa Maria di Gesù, 7 condanne

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11 Novembre 2016, 19:52

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PALERMO – L’anziano Salvatore Profeta era tornato in carcere dopo essere stato scagionato dalla strage di Via D’Amelio. Era uno degli ergastolani condannati sulla base delle patacche dei pentiti. In cella, dove rimase a lungo e pur sapendo di essere innocente, c’è tornato l’anno scorso. Ora è stato condannato a 8 anni. La sentenza è del giudice per l’udienza preliminare Gigi Omar Modica – dunque in abbreviato con uno sconto di pena – e a chiedere le condanne sono stati Sergio Demontis, Francesca Mazzocco e Caterina Malagoli.

Queste le altre pene: 8 anni e 2 mesi per Antonino Profeta; 10 anni e 8 mesi mesi per Giuseppe Galati, indicato come componente della famiglia della Guadagna; 6 anni e 8 mesi per Francesco Pedalino, genero di Profeta. Condannati per rapina Giuseppe Lucera e Domenico Abbonato (2 anni ciascuno) e Antonino Palumbo (2 anni e 4 mesi).

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Il processo nasceva dal blitz della Squadra mobile, diretta da Rodolfo Ruperi, del novembre dell’anno scorso. Qualche mese dopo un’altra indagine, dei carabinieri del Ros e del comando provinciale, avrebbero fatto emergere che all’interno del clan sarebbe maturato il delitto di Mirco Sciacchitano. Un giovane che si trovò nel posto sbagliato in compagnia della persona sbagliata.

 

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11 Novembre 2016, 19:52

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