L'apologia di Hitler |e quella della cattiva politica - Live Sicilia

L’apologia di Hitler |e quella della cattiva politica

L'artista che ha fatto affiggere manifesti con la faccia del Fuhrer è stato denunciato: secondo l'accusa inneggiava al nazismo. Ma a cosa inneggiano invece i faccioni che promettono rivoluzioni? Non è forse l'esaltazione del clientelismo di cui si continua a fare largo uso?

PALERMO – Va bene, Hitler è Hitler. Ma i cinque manifesti affissi da un artista a Mazara del Vallo, che riproducono Adolf nel tipico saluto nazista, vogliamo metterli accanto alle migliaia di manifesti e faccioni, con frasi che farebbero ridere se già non facessero piangere, che invadono da settimane le nostre contrade? E che, statene certi, aumenteranno esponenzialmente, tipo pioggia tropicale, in queste ultime due settimane di campagna elettorale.
Campagna elettorale si fa per dire. Mai visto un dibattito politico così spento, senza contenuti, senz’anima. Dove a prevalere sono le citazioni a giudizio dentro il governo, all’interno delle coalizioni e tra le coalizioni. Una querelite acuta che appesantisce, se ve ne fosse il bisogno, una gara elettorale che ci fa rimpiangere il passato. E non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro. Perché questi undici anni, cioè da quando si elegge direttamente il governatore, non sono stati una passeggiata.
Insomma, diciamolo chiaramente, le sfide del 2001, 2006 e 2008 tra i due candidati di volta in volta più accreditati alla poltrona di Palazzo d’Orleans, almeno si potevano guardare. Contendenti con i quali si poteva essere più o meno d’accordo, ma lo spessore delle proposte politiche era abbastanza definito, le coalizioni in grado di assicurare maggioranze ai vincitori e anche la preparazione dei pretendenti al ruolo di governatore appariva mediamente superiore allo schieramento dei presidenti in pectore che oggi si propongono alle urne. L’unico evento in grado, è il caso di dire, di muovere le acque è la nuotata di Beppe Grillo tra Scilla e Cariddi, credo che in questo veda bene Roberto Puglisi.
Ma torniamo all’uomo con i baffetti. L’autore dei manifesti ritraenti Hitler, e già fatti rimuovere dal comune (peccato che la stessa solerzia non vi sia per i tanti manifesti elettorali abusivi che stanno sporcando la Sicilia), è stato denunciato, a quanto leggiamo, per apologia del fascismo. Ma cosa dovremmo fare allora con i tanti messaggi che inneggiano a più che improbabili rivoluzioni, rivolgimenti, cambiamenti epocali, con sorrisi che francamente sembrano, sono, sideralmente lontani dagli stenti in cui vivono quotidianamente le famiglie siciliane? Che apologia è quella che vuole fare diventare bianco il nero con una bacchetta magica, senza avvertire neanche lontanamente il disagio di chi non sta proponendo nulla per affrontare una situazione economica e sociale drammatica? Apologia della cattiva democrazia? Del consenso carpito con carrettate di parole a vuoto? Di un autonomismo ormai ridotto a un’asta senza bandiera, con la quale volevamo essere speciali e non siamo riusciti a essere neanche normali? E’ forse l’apologia del voto che non serve a nulla, visto che le maggioranze e gli accordi si faranno dal 29 ottobre in poi? E’ l’apologia del clientelismo scientifico di cui si continua a fare pieno uso? E sì che è facile difendersi da Hitler, dagli artisti creativi e dalle paure del passato.
Basta fare sparire dai muri cinque manifesti e formalizzare una denuncia. Ma come difendersi dal presente e dal futuro con un ceto politico che ormai non riesce a parlare che a se stesso, e non sente che nessuno ascolta più? Ma chi volete che si impicci delle liti, dei piatti che volano, degli stracci che saltano in aria. Nessuno. Ma sappiamo che la baraonda serve a coprire l’apologia più grave. Quella dell’omissione della verità per fini di parte, per vincere senza sapere poi esattamente cosa fare. E la verità è che la prossima legislatura regionale sarà per tutti un salto nel buio. Il buio dei conti che non torneranno, di un governo che dovrà arruolare i deputati uno per uno, pagando ogni volta dazio, di un’assemblea legislativa che sarà una bolgia incontenibile di appetiti personali. In confronto a tutto ciò, quei manifesti con Hitler mi sembrano addirittura simpatici.


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