10 Novembre 2020, 20:17
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PALERMO – “Uno sfregio al panorama e alla natura”. Commentano così la potatura dei ficus della villa storica al Foro Italico di Palermo i presidenti delle diciotto associazioni che hanno scritto al sindaco, Leoluca Orlando, e all’autorità portuale per conoscere nei dettagli il perché sia stato eseguito un intervento così drastico.
La mattina del 6 novembre gli operai incaricati dall’autorità portuale hanno iniziato la potatura dei ficus, presenti vicino il porticciolo di Sant’Erasmo. Il taglio energico eseguito sulle branche principali o sul tronco degli alberi ha eliminato gran parte dello scheletro e della chioma, attirando da subito l’attenzione delle associazioni ambientaliste che hanno cercato di fermare le operazioni.
La particolare potatura, a detta degli esperti, è una tecnica ancora praticata sul verde pubblico, nonostante siano diversi i danni che provocano alle piante. Gli alberi ‘capitozzati’, secondo quanto dicono gli esperti, non solo sono più fragili, ma sono esposti a un maggiore rischio di malattie e attacchi di parassiti. “Chiediamo la sospensione immediata di successivi interventi sui ficus, se preventivati, per evitare danni al verde storico sino alla verifica del loro stato di salute, anche da parte di esperti e botanici incaricati dalle associazioni”, dichiarano le associazioni Comitati Civici Palermo, ComPa APS, Rinnova Palermo, Pro Loco Vergine Maria, Comitato Civico Pagliarelli, Comitato Bonafede Russia, Amari Cantieri, ECS Ecologia-Socialismo-Costituzione, Circolo Istrice, Konsumer Sicilia sede di Palermo, Sos Emergenza Alberi, Ambiente e Natura, LIPU sezione Palermo, Bene Collettivo, Salviamo l’Oreto, UPalermo, Rotaract Palermo Est e Fuori Tema.
I presidenti hanno chiesto di conoscere il tipo di malattia riscontrata nei ficus che ha determinato il drastico intervento. Ma non è tutto, chiedono i nomi dei botanici e degli esperti abilitati che hanno fatto la diagnosi e di sapere se sia stato previsto il taglio di rami e tronchi di altri alberi per le stesse o altre ragioni.
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10 Novembre 2020, 20:17