L’applauso al boss La Rocca |Su fb la difesa della figlia

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29 Marzo 2016, 11:29

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SAN MICHELE DI GANZERIA – Se l’inchino al boss non c’è stato l’applauso invece sì. E’ la stessa figlia di Francesco La Rocca a confermarlo nella sua bacheca Facebook in un post accompagnato da due foto storiche del padre che segue la processione incriminata a San Michele di Ganzaria. La deviazione del corteo non sarebbe legata a un omaggio allo “Zio Ciccio” ma al volere del popolo che avrebbe protestato contro la scelta di “dimezzare la festa”. Insomma dietro ci sarebbe solo il rispetto delle antiche tradizioni delle celebrazioni del Cristo morto. Una festa a cui il boss, lo dimostrano le foto, ha sempre partecipato quando era fuori dal carcere.

La signora La Rocca si rivolge alle “autorità”. E dalle sue parole sembra che non abbia gradito nemmeno l’appellativo di “boss” per il padre detenuto da un po’ di anni. Ma Ciccio La Rocca non è un boss qualsiasi, è un capomafia. Il suo curriculum criminale lo abbiamo raccontato nei dettagli. Ma nonostante il termine “boss” non sia gradito nel suo post lo ripete più volte e anche in stampatello, così come lo Zio Ciccio.

La signora La Rocca, dunque, difende il padre. “Mi rivolgo alle autorità: mio padre cosiddetto “boss” è da 11 anni che manca da casa, come potrebbe obbligare un cambio di tragitto di una processione che da cento anni percorre le stesse vie?”. Questo l’interrogativo della figlia che spiega che “il “boss” si trova ad Asti ben lontano da qui!”. Alla figlia occorre ricordare che il carcere non ha mai fermato le direttive dei vertici mafiosi. Come dimostrano indagini e processi molti boss sono riusciti anche a comunicare nonostante la detenzione.

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Continuando a leggere la figlia spiega il perchè ha voluto “postare” sul suo diario social le immagini di suo padre accanto al fercolo. “Queste foto rivelano la sua fede di buon cristiano, e se il tragitto è stato deviato, solo per volere del popolo: tutti ricordano lo “zio” come una persona da voler bene, degna di essere rispettata, non per pretese ma perché ha sempre voluto bene i suoi paesani ed è stato ricambiato”.

E arriva il passaggio che conferma l’applauso sotto casa del boss, del capomafia, del padrino di San Michele di Ganzaria. “Di lui hanno tutti un bel ricordo e per questo quel bellissimo e caloroso applauso dinanzi casa mia, molto commovente ed emozionante per dimostrare che mio padre è un grande uomo”. Insomma l’omaggio a Francesco La Rocca ci sarebbe stato. Se poi è un gesto da “condannare” lo decideranno gli organi inquirenti e i carabinieri che consegneranno l’informativa tra qualche giorno al procuratore di Caltagirone Giuseppe Verzera.

Gli investigatori dovranno verificare se dietro al cambio di percorso della processione ci sia “la riverenza al boss sammichelese”. Per la figlia la decisione di deviare il corteo è dettata dal rispetto verso le antiche tradizioni. E leggendo i commenti di parenti e amici “virtuali” della signora La Rocca la versione di “alcuni” sarebbe proprio questa. E non mancano gli insulti diretti alla stampa, che avrebbe preso un abbaglio. Ma l’applauso sotto casa del boss (affettuoso e caloroso) c’è stato. La conferma arriva direttamente dalla “famiglia” dello “zio Ciccio”.

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29 Marzo 2016, 11:29

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