30 Marzo 2016, 20:07
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CATANIA – “Viramu carusi”. Sembra un ordine ai portatori del Cristo morto quello che si sente dal video – fornito dai carabinieri – che “immortala” una parte della processione del Venerdì Santo al centro di un’inchiesta della magistratura calatina. E’ un tassello fondante dell’informativa che gli investigatori hanno consegnato al Procuratore Giuseppe Verzera che ha deciso di iscrivere nel registro degli indagati (un atto dovuto) alcuni portatori del fercolo.
Il video si apre con l’applauso nei pressi della casa di Francesco La Rocca accompagnato da una sorta di “grido” (forse devozione?) ma è difficile da comprendere nel marasma dei rumori di sottofondo del corteo. Quel plauso “affettuoso e caloroso” di cui parlava la figlia dello “zio Ciccio” nel suo profilo Facebook, diventato improvvisamente privato.
La “virata” dal percorso principale c’è stata: la bara del Cristo morto si allontana dalla folla di fedeli procedendo per una salita. Ci sono solo i portatori e una decina di devoti al seguito. E’ ben riconoscibile la mano di chi ha pronunciato l’ordine di “virare” ai carusi. Non lascia mai l’asse della vara. Gli inquirenti stanno analizzando ogni volto di quel filmato, per cercare elementi utili a risolvere il bandolo della matassa. E capire se davvero si è trattato di “riverenza mafiosa”.
Una parte della città difende la scelta dei portatori che hanno voluto rispettare le tradizioni della processione centenaria. “Nessun omaggio ad alcun boss” – si difendono. Alla magistratura l’arduo compito di chiarire una vicenda che comunque vada ha mostrato il volto peggiore della Sicilia.
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30 Marzo 2016, 20:07