Cronaca

L’architetto, il radiologo, il bracciante: “Pedine di Matteo Messina Denaro”

di

10 Gennaio 2025, 12:10

2 min di lettura

PALERMO – Dodici anni ciascuno per l’architetto Massimo Gentile e il tecnico di radiologia Cosimo Leone. Sei anni per il bracciante agricolo Leonardo Gulotta. La Direzione distrettuale antimafia di Palermo chiede la condanna dei tre imputati che avrebbero avuto un ruolo nella latitanza di Matteo Messina Denaro.

Profili diversi i loro, secondo l’accusa. Gentile e Leone sono imputati per mafia, mentre Gulotta per favoreggiamento aggravato.

Il tecnico dell’ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo lo scorso novembre è tornato in carcere. La Cassazione aveva annullato il provvedimento del Tribunale del Riesame, riqualificando l’ipotesi di concorso esterno in favoreggiamento. La Direzione distrettuale antimafia ha fatto ricorso accolto dai supremi giudici.

Leone avrebbe avuto un ruolo nella trafila sanitaria di Messina Denaro che ha scoperto di avere un tumore da una colonscopia effettuata a Marsala il 3 novembre 2020. Il 6 novembre riuscì a farsi visitare subito da un chirurgo dell’ospedale di Mazara del Vallo e a ricoverarsi il 9 novembre per operarsi.

Articoli Correlati

Il suo gancio all’interno dell’ospedale sarebbe stato proprio Leone che gli avrebbe anche fornito un’utenza telefonica “pulita”. Gentile quando fu arrestato era responsabile dei procedimenti del servizio Lavori pubblici del Comune di Limbiate in provincia di Monza-Brianza. Avrebbe messo a disposizione del latitante la sua identità, comprendolo nel tempo.

Gulotta, invece, avrebbe messo a disposizione del latitante il suo numero di cellulare in occasione dell’acquisto di una macchina. Su di loro avrebbero fatto affidamento il padrino di Castelvetrano. Una scelta non casuale, secondo il procuratore aggiunto Paolo Guido e i sostituti Gianluca De Leo, Bruno Brucoli e Pierangelo Padova.

Tutti e tre gli imputati fanno parte del nucleo familiare dei Bonafede. I padri di Massimo (l’architetto) e Salvatore Gentile (il marito ergastolano della maestra Laura Bonafede) sono figli di fratelli e dunque cugini di primo grado.

Gulotta ha lavorato per le imprese dei fratelli Luppino, altre pedine dello scacchiere del capomafia. Leone è cognato dell’architetto Gentile, ma anche cugino dell’ergastolano Salvatore Gentile. La parola passa alle difese, poi la sentenza

Pubblicato il

10 Gennaio 2025, 12:10

Condividi sui social