26 Novembre 2014, 12:15
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TRAPANI – Due sconfitte non troppo pesanti sul piano del punteggio, ma dure da digerire per la Lighthouse Trapani, che in dieci giorni ha prima perso sul proprio parquet contro una Forlì forte sul campo ma assai debole sul fronte societario, e poi ha ceduto sul parquet di Patti contro un Barcellona all’apparenza più affamato rispetto ai ragazzi guidati da Lino Lardo. E proprio il coach della Lighthouse, ospite negli studi di “Sport Sud”, ha fatto capire quanto sia importante compattare il gruppo e ridurre i limiti di una squadra che sembra non riuscire ad esprimere la bella pallacanestro vista nel pre-campionato e nei primi impegni ufficiali della stagione, tanto che le ottime premesse estive sembrano essersi ormai trasformate in un lento declino verso un campionato anonimo, senza infamie e senza lodi: “Si lavora per dare un’anima a una squadra – ha esordito Lardo – , che l’anno scorso aveva un sistema di gioco ben determinato. Quest’anno ci stiamo mettendo un po’ di tempo, ma abbiamo fornito delle buone prestazioni e anche i tifosi se ne sono accorti. Non sono convinto che noi siamo nettamente più forti, ad esempio, di Barcellona, sono convinto che attraverso un lavoro possiamo diventare sicuramente una squadra migliore. Io mi prendo le mie responsabilità, come se le devono prendere tutti quelli che lavorano dentro la squadra, non vedo la situazione così grave. La squadra non esprime continuità e in certe partite non ha avuto episodi favorevoli. Da parte mia c’è l’impegno, l’amore e la passione per portare Trapani ad alti livelli, ma noi non abbiamo nessuna fretta di arrivarci subito. Questa squadra sta facendo fatica a giocare insieme, ma l’impegno non manca, dobbiamo tirarci su le maniche e invertire la rotta”.
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26 Novembre 2014, 12:15