18 Dicembre 2013, 19:48
2 min di lettura
PALERMO – L’intenzione era di votare quattro leggi in un giorno. Ce l’hanno fatta ‘solo’ con tre. E l’aula del parlamento regionale ha dovuto rivedere i propri piani. Colpa della legge voto sull’istituzione di due Casinò a Taormina e Palermo: troppi gli emendamenti presentati – molti deputati hanno cercato di inserire nel testo anche altre città – ed è saltato tutto.
La legge, infatti, come spiegato da Franco Rinaldi del Partito democratico, non può essere “troppo generica”. E neanche troppo inclusiva. Non si può aprire, in sostanza, un casinò in ogni città o paese siciliano. Ma dopo reiterate richieste da parte di qualche parlamentare di ritirare gli emendamenti, nessuno si è fatto avanti, e così dicussione e voto sul ddl sono stati rinviati a lunedì, nella speranza che prima di allora si trovi una sitesi sul testo finale.
Con i complimenti dei Cinquestelle e di tutti i componenti della commissione Attività produttive – e del suo presidente Bruno Marziano (Pd) – sono stati approvati, invece, all’unanimità i due disegni di legge congiunti che da un lato intervengono sullo stato giuridico dell’Irsap, trasformandolo in un ente strumentale della Regione e in un organismo intermediario con gestione separata, dall’altro creano il fondo unico per l’agricoltura e lo affidano proprio all’Irfis. Il fondo sarà alimentato con 6 milioni di euro ‘dirottati’ dalla dotazione finanziaria dell’Esa.
“Due leggi che il mondo dell’impresa attendeva da anni – ha commentato il presidente Marziano – . Cambia la natura dell’Irfis, che diventa il vero strumento di finanziamento dell’impresa siciliana piccola e media e di tutti i settori, pur mantenendo l’autonomia e la specializzazione alla Crias e all’Ircac. Con il fondo unico, inoltre, l’agricoltura avrà uno strumento più duttile e più agile per ottenere finanziamenti. Alla Crias verrà affidato il compito di gestire le misure dedicate agli artigiani nell’ambito del Piano di sviluppo rurale, dove ci sono misure per decine di milioni che riguardano gli artigiani. Insomma, stiamo avviando processo di specializzazione dei tre strumenti per non accorparli”.
Approvato, sempre all’unanimità, anche il ddl sui Confidi, che sblocca circa 34 milioni per le imprese che hanno contratto debiti tra il 2008 ed il 2012. Somme che saranno disponibili immediatamente, dalla data di pubblicazione della legge. Infine, in seguito alla richiesta del parlamentare del Gruppo misto e componente della commissione Sanità Pippo Gianni, tutta l’aula è stata d’accordo nel mettere la legge sull’amianto, approvata in tutte le commissioni dell’Assemblea regionale qualche mese fa, all’ordine del giorno della seduta di lunedì prossimo. E con il “sì” del governo, sarà inserita in finanziaria la norma sui pensionati Irsap, circa 300 ex dipendenti delle Asi che da mesi non prendono la pensione.
Pubblicato il
18 Dicembre 2013, 19:48