L’arte di Mary, cerotti colorati per rallegrare il Natale

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08 Dicembre 2016, 09:31

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BIANCAVILLA – “Vuoi vivere felice? Viaggia con due borse, una per dare e l’altra per ricevere”. Le parole del poeta e drammaturgo Goethe sembrano essere la filosofia di vita di Mary Monciino. Per la trentenne volontaria di Biancavilla, difatti, la sua borsa deve rigorosamente contenere pennarelli, matite colorate, libri di fiabe e tutto quel materiale pronto a strappare un sorriso. Anche in quei luoghi in cui il buonumore raramente bussa alla porta e le giornate sembrano una, fotocopia dell’altra. E tutto diventa più difficile se a vivere quei momenti sono i bambini.

“Il mio viaggio nel mondo del volontariato – racconta Mary Monciino – è iniziato nel 2009 quando, studentessa in Scienze della Formazione, ho deciso di concludere il mio percorso universitario con una tesi sperimentale dal titolo ‘Malattie e narrazione nel bambino ospedalizzato, il ruolo della narrative-based medicine’. Osservare sul campo, quotidianamente, i piccoli pazienti del reparto di Pediatria dell’ospedale ’Nesima’ di Catania mi stimolava sempre di più, a tal punto da decidere, successivamente, di iniziare un percorso come volontaria all’interno dell’associazione ‘Voi’, una delle poche realtà capace di coinvolgere non solo i bambini con un grado di autonomia adeguata a svolgere attività durante la permanenza in reparto, ma anche chi, costretto da flebo e stecche, viene spesso escluso dal gioco”.

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Già perché, se nelle vene di chi decide di investire sul prossimo non scorre una buona dose di empatia, non è facile arrivare al cuore degli altri. “I bambini obbligati a rimanere in un letto d’ospedale – spiega Mary – spesso sono apatici, a volte non hanno la forza necessaria per poter tenere in mano una matita, tantomeno il desiderio di prestare attenzione a passatempi troppo movimentati. In poche parole occorre inventarsi qualcosa di divertente ma di non particolarmente invadente. Così, ti avvicini magari con un libro di fiabe, cominci a raccontare una storia e finisci per colorare con personaggi Disney le garze e i cerottini presenti nelle loro esili braccia a causa delle flebo”. Cuoricini, sirenette, tigri e leoni, pronti a riportare i bambini nel mondo della fantasia e della creatività nonostante la sofferenza del momento. Per i volontari a contatto con queste realtà ogni giorno in reparto è una nuova lezione di vita o una conferma? “Per me – risponde Mary – è una conferma di quanto i piccoli gesti possano arricchirti. In questi anni sono tante le storie e i bambini che non potrò mai dimenticare, mi viene in mente quella di una madre preoccupatissima per il figlio di 4 anni che non riusciva a prendere peso, un giorno ad aggravare la situazione ci pensò il morbillo che costrinse il bambino a rimanere isolato in una stanza. Consapevole di essere immune a tale malattia esantematica, andai a trovarlo invitandolo a colorare un po’ insieme, ma il bambino preoccupato mi disse: no Mary, io non posso, ho il morbillo e se colori con me lo prenderanno pure i tuoi pennarelli. Quella sua reazione frutto di sensibilità e ingenuità mi ha generato un sorriso ma anche immensa tenerezza”. Per i volontari dicembre rappresenta sempre un mese particolarmente impegnativo e sentito. Tra animazione e spettacoli in corsia, i pennarelli di Mary sono già pronti a disegnare, tra tubicini e stecche, alberelli e atmosfere magiche del Natale.

 

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08 Dicembre 2016, 09:31

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