"Lascio la giunta da tecnico| Adesso torno a fare l'artista" - Live Sicilia

“Lascio la giunta da tecnico| Adesso torno a fare l’artista”

L'ex assessore Cusumano affida ai social network l'addio alla squadra del sindaco Orlando

PALERMO – Ha detto addio alla giunta quasi in silenzio, senza clamori o note ufficiali, affidando ai social network un post per chiarire che “la scelta di uscire dal governo della città non è stata indolore, ma è ponderata e personale”. Andrea Cusumano ha lasciato la poltrona di assessore alla Cultura del comune di Palermo, dando nei fatti il via a quel valzer di caselle che porterà il 2 marzo al rimpasto.

Un artista chiamato nel 2014 dal sindaco Leoluca Orlando a prendere il posto di Francesco Giambrone e rimasto al suo posto per quasi cinque anni, superando indenne le elezioni del 2017 e gestendo un 2018 segnato da Manifesta e dal titolo di capitale italiana della cultura.

“Ho svolto questo compito con passione, dedizione e, spero, senza protagonismo – ha scritto Cusumano su Facebook – So che il lavoro da svolgere è ancora tanto e complesso, so che molto del lavoro avviato nel settore necessita di ulteriori, importanti sforzi per poter divenire strutturale. Tuttavia credo di aver portato a termine alcuni importanti obbiettivi. Capitale Italiana della Cultura e Manifesta in primis, ma soprattutto aver interpretato il mio ruolo sposando la visione di una città accogliente, luogo di dialogo tra le culture ed attenta alla dignità della persona”.

Cusumano rivendica la sintonia col sindaco, smentendo qualsiasi ipotesi di rottura, e “una narrazione sempre più definita: oggi Palermo ha acquisito una credibilità nazionale ed internazionale per alcuni temi forti legati alla contemporaneità e alla globalizzazione. Palermo non è culturalmente neutrale, ma connotata. Esiste una voce di Palermo, per quanto plurale, ed è una voce ascoltata ed autorevole. La cultura è in estrema sintesi un dialogo continuo tra narrazioni diverse e credo che Palermo da questo punto di vista stia dando un importante contributo al Paese”.

E poi l’addio. “Tuttavia non posso dimenticare di essere entrato in giunta da tecnico e che da tecnico ho inteso uscire – continua l’ormai ex assessore – Questa straordinaria esperienza mi ha arricchito e mi ha fatto crescere, torno adesso a svolgere il mio compito di artista e ricercatore e abbraccerò il mio nuovo ruolo di padre per il quale sono profondamente emozionato. Ringrazio il sindaco per aver fatto nel 2014 la scelta di chiamarmi al suo fianco, è stato un dono importante e del quale gli sarò sempre riconoscente. Ringrazio tutti i colleghi delle giunte e dei due consigli comunali con cui ho lavorato, entrambe le mie segreterie, i miei dirigenti e tutti gli uffici che mi hanno collaborato dentro e fuori il Comune, il partenariato istituzionale. Ringrazio il vescovo Don Corrado ed i rappresentanti di tutte le religioni e culture palermitane, le istituzioni, le forze dell’ordine e le forze della società civile, le palermitane ed i palermitani. Ringrazio gli artisti, gli uomini di cultura e ricerca e le istituzioni culturali italiane ed estere che hanno contribuito a questo progetto per Palermo. M’impegno e invito ad amare e rispettare la nostra città, la nostra casa, perché è solo da ognuno di noi singolarmente ed in ogni nostro gesto quotidiano che può nascere un nuovo mondo”.

 


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