L’assalto in gioielleria| Il rapinatore è ancora grave

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05 Aprile 2012, 18:09

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Sono gravi, ma stazionarie le condizioni di Salvatore Cappai, il rapinatore palermitano ferito durante l’assalto a una gioielleria del quartiere Sperone. E’ ancora ricoverato al Trauma center di Villa Sofia. I sanitari stano valutando se operarlo per asportare il proiettile che lo ha raggiunto alle vertebre cervicali.

Il 28 marzo scorso quattro rapinatori hanno fatto irruzione nella gioielleria Comito di via Portella della Ginestra. Ignazio Figlia, marito della titolare dell’attività commerciale, è riuscito a disarmare uno dei banditi e ha esploso due colpi di pistola. Uno ha raggiunto Cappai al polpaccio e l’altro al collo. Il rischio che resti paralizzato è molto alto.

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Sul fronte delle indagini della Squadra mobile è alla ricerca dei tre complici. Sul fatto che si sia trattato di una rapina gli investigatori hanno pochissimi dubbi. In ballo c’è anche l’ipotesi del racket. Solo un’ipotesi, però. Nulla di più. Ci sono, infatti, tutti gli elementi tipici di una rapina finita in tragedia. I malviventi hanno simulato di essere dei clienti in cerca di un orologio. Uno di loro portava con sé un borsone dove mettere la refurtiva. E poi, Cappai, incensurato di 34 anni, vive da anni allo Zen. Difficile che qualcuno si sia affidato a lui per riscuotere il pizzo in una zona che non è la sua.

Intanto Ignazio Figlia sa di vivere una situazione difficile. Ha sempre detto di avere agito per legittima difesa e gli investigatori non sembrano dubitare della sua buona fede.

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05 Aprile 2012, 18:09

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