31 Luglio 2020, 14:09
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SCILLATO (PALERMO) – “Se Musumeci finora aveva fatto malissimo, oggi è riuscito nell’impresa di fare addirittura peggio: con l’assenza di qualsiasi rappresentanza regionale all’inaugurazione di un’opera molto importante per i siciliani come il viadotto Himera, ha scritto forse la pagina più nera del suo fallimentare esecutivo. E credeteci, ce ne voleva”. Lo affermano i deputati del M5S all’Ars, che oggi erano tutti presenti al taglio del nastro sul viadotto dell’A19″.
“L’assenza della Regione – dice il capogruppo Giogio Pasqua – è l’immagine plastica e rissosa di un governo che non riesce a gioire del bene comune, se a questo ha contribuito in maniera determinante il governo nazionale. E questo incomprensibile atteggiamento polemico era già cominciato con la fasulla promessa di dimissioni da parte di Falcone di dimettersi, cui sono seguite dimissioni ancora più fasulle. Noi continuiamo ad aspettare quelle vere”.”Lo ribadiamo – continua Pasqua – oggi non è una festa, ma la doverosa sottolineatura della riconsegna ai siciliani di un’opera troppo a lungo sottratta ai siciliani e per la quale i meriti del nostro viceministro Cancelleri sono evidenti ed innegabili”.
“L’autostrada Palermo-Catania è stata oggi il teatro di uno spettacolo surreale. Hanno imbastito un tentativo mal riuscito di inaugurare in pompa magna un viadotto che doveva essere completato già da oltre due anni, quell’Himera divenuto simbolo di inefficienza e delle trascuratezze di Anas e del Governo nazionale nei confronti della Sicilia”. Lo dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone. “Quella di oggi – prosegue – è l’ennesima trovata volta a distrarre l’opinione pubblica dalla gravi carenze dell’autostrada Palermo-Catania. Anche adesso, però, ai grillini è andata male. Vorrei ricordare, infatti, che loro stessi gestiscono il ministero delle Infrastrutture e quindi l’Anas da ben due anni e mezzo. Certamente ci saremmo aspettati risultati assai più soddisfacenti. Eppure dovremo rimanere ancora qui in attesa, come tutti i siciliani. Serviva, invece – continua ancora Falcone – la nostra sfida, la scommessa sulle mie dimissioni (che ho rassegnato già il 29 luglio) per completare un’opera su cui ci siamo sporcati le scarpe da sempre. Bene, così li abbiamo smascherati. Governo e Anas non hanno più alibi. Stiano adesso sereni: rimarremo vigili e non faremo sconti sui 62 cantieri aperti e sonnecchianti sulla Palermo-Catania, ma anche sulla Palermo-Agrigento, sulla Caltanissetta-Agrigento e sul viadotto Villano, tutte opere lasciate in una vergognosa condizione di abbandono”.
“Altro che festeggiamenti, oggi il governo nazionale e l’Anas avrebbero dovuto chiedere scusa ai siciliani. Cinque anni di attesa per riaprire il viadotto Himera e le pessime condizioni della Catania-Palermo e di numerose altre infrastrutture viarie sono qualcosa di cui vergognarsi». Lo afferma Alessandro Aricò, capogruppo all’Ars di DiventeràBellissima, aggiungendo: “Bene ha fatto il governatore Nello Musumeci a respingere le dimissioni dell’assessore Marco Falcone, il quale in questi primi 30 mesi di legislatura ha fatto molto bene, affrontando con severità e decisione il nodo delle infrastrutture siciliane, fondamentali per milioni di pendolari e per la creazione di nuove opportunità di lavoro e di competitività per le aziende. Evidentemente per il governo nazionale, per oltre cinque anni sordo alle legittime istanze dei siciliani sul viadotto Himera, ci voleva lo stimolo dell’annuncio provocatorio di dimissioni di un membro del governo Musumeci affinché fosse riaperto una asse viario fondamentale per la Sicilia”.
Non servono polemiche, la Sicilia ha bisogno di infrastrutture e di opere realizzate che accompagnino sviluppo economico e crescita occupazionale. La condivisione tra istituzioni politiche, stazioni appaltanti, imprese appaltatrici e parti sociali è l’autostrada maestra per una mobilità siciliana adeguata ai livelli europei di efficienza e sicurezza”. Così la Cisl Sicilia e Fit Cisl Sicilia intervengono sulla riapertura del viadotto Himera crollato quasi 5 anni fa. “Abbiamo a più riprese con studi e convegni aperto un analitico focus sulle incompiute siciliane – spiegano Sebastiano Cappuccio e Dionisio Giordano, segretari generali della Cisl Sicilia e della Fit Cisl Sicilia – evidenziando che il sistema delle opere pubbliche è condizionato dalla farraginosità burocratica delle procedure in capo alle stazioni appaltanti, dai possibili e frequenti ricorsi avverso agli esiti di gara e dalle difficoltà finanziarie delle Imprese appaltatrici”. “Il ministro De Micheli presente oggi all’inaugurazione – spiegano – ha ribadito che ci sono 17 miliardi e 700 milioni da spendere in Sicilia tra strade, ferrovie e porti. Un impatto sul fronte dei trasporti che determinerebbe certamente attrazione di capitali privati e nuovi investimenti, senza dubbio volano per crescita del Pil, competitività e vero sviluppo occupazionale della nostra terra”.
“Sicindustria assiste attonita e sgomenta alle passerelle e alle diatribe sulle ceneri della Sicilia e sulle sue infrastrutture da terzo mondo. Oggi è stato finalmente riaperto il viadotto Himera sull’autostrada Palermo-Catania a distanza di 5 anni dal cedimento di alcuni piloni. Cinque anni per 270 metri.” Si legge in una nota di Sicindustria. “E resta il fatto che, per percorrere l’intera autostrada occorrono due ore e mezzo e 4 per arrivare da Palermo a Ragusa, solo per fare qualche esempio. – prosegue – Il tessuto imprenditoriale siciliano, già martoriato dalla lentezza della burocrazia, ha bisogno di trasporti celeri e, visto che aspettiamo da decenni il raddoppio della linea ferrata e che si è evidentemente deciso di concentrare tutto su gomma, non è possibile perdere altri anni. E quindi, senza voler innescare polemiche, saremmo felici se da oggi la classe politica si attivasse in modo da proporci meno passerelle e più opere compiute”.
“Il presidente Musuemci anziché fare polemiche e continuare con le accuse infondate e i rancori si assuma le proprie responsabilità e vigili sulle inadempienze del Cas”. Così il segretario del Pd Anthony Bargallo nel suo intervento all’incontro organizzato dal Pd a Palermo alla presenza del ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli.
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31 Luglio 2020, 14:09