13 Febbraio 2015, 15:17
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PALERMO – È un Roberto Helg a tutto spiano, quello che si scaglia contro le inefficienze di Palermo. Il numero uno della Confcommercio palermitana, nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sede di via Emerico Amari, spara a zero contro tutti i malfunzionamenti che rendono Palermo una città mal gestita ed allo sbando più assoluto.
“Da quando è stato eletto – ha dichiarato Helg – il sindaco Orlando ha risolto molte criticità del Comune, ma nei due anni e tre mesi che rimangono fino alla fine del suo mandato credo dovrà fare di tutto per risollevare le sorti del commercio cittadino, perché allo stato attuale la città è allo sbando, dato che non è gestita con coerenza. In giunta, Orlando ha alcuni buoni assessori, altri buoni ma nel posto sbagliato, altri ancora fuori ruolo e con poche capacità amministrative”.
Tanti gli esempi tangibili di mancata gestione forniti da Helg: “Basti guardare via Emerico Amari, chiusa da settimane senza un solo operaio che lavori, con indubbio danno per gli esercenti che si trovano il cantiere vuoto che impedisce l’accesso e la visibilità delle proprie attività, o via Maqueda, che con un giorno di sciopero della Polizia Municipale è tornato ad essere un groviglio selvaggio di automobili”.
Da parte di Helg però è stato effettuato qualche distinguo. “Giudico l’assessore Marano un ottimo assessore, sempre disponibile al dialogo con Confcommercio e le altre associazioni di categoria per discutere importanti provvedimenti per la città. In altri settori – ha aggiunto – la città è lasciata all’anarchia, con gravi colpe della Polizia Municipale in tanti settori, su cui abbiamo richiesto chiarimenti e ricevuto risposte al limite del ridicolo. Si pensi ai saldi, partiti alla rinfusa e fuori dalle regole, a scapito di coloro che hanno avuto il difetto di rispettare le regole; si pensi ai fiorai abusivi in ogni angolo della città, soprattutto intorno al cimitero dei Rotoli; si pensi alle ZTL, sulle quali non si sa se siano attive o meno e come funzionano; si pensi, soprattutto, alle bancarelle abusive selvagge in ogni dove, dalle vie del centro alle piazze pedonalizzate. La Guardia di Finanza funziona meglio della Polizia Municipale, con molti meno uomini e mezzi, sintomo che a Palermo lavora bene chi vuole lavorare bene. ”.
L’urlo di dolore della Confcommercio, come descritto dal presidente, è lanciato per il dovere che ha la confederazione di difendere i propri associati. “I negozi chiudono ovunque, anche in via Libertà, e noi abbiamo la necessità di difendere la legalità con ogni mezzo, non soltanto sbandierandola a parole, come va di moda ultimamente a tutti i livelli”.
Helg offre una mano tesa all’amministrazione comunale in alcuni settori, come quello dello Sportello Unico delle Attività Produttive, dato che “nelle mani del Comune scoppia una nuova grana ogni giorno, mentre noi abbiamo la capacità di gestirlo in maniera efficace, così come Confcommercio fa già per metà dei comuni della Sicilia”. Infine, il presidente lancia un ultimo atto di accusa nei confronti dell’amministrazione. “Chi governa e gestisce Palermo – ha affermato Helg – ha deciso di non programmare nulla, lasciando che la città viva alla giornata. Questo decreta la morte delle aziende, con conseguente aumento della disoccupazione, ed a ruota della microcriminalità e dell’insicurezza per le strade. Si agisca nel rispetto delle regole e dei cittadini, dunque, perché Palermo non merita questo degrado e questa situazione”.
La replica del Comune di Palermo. “Le dichiarazioni del presidente di Confcommercio Palermo, Roberto Helg, appaiono nervose, confuse e contraddittorie. Troppo spesso gli interessi di singoli cittadini o di singoli commercianti sono entrati in contrasto con quelli della città, specialmente nelle questioni attinenti alla legalità o a quelle legate alle pedonalizzazioni. L’amministrazione, in questi anni, ha fatto uno sforzo notevole al fine di salvare Palermo dal dissesto finanziario. Questo è accaduto in una città dove, troppo spesso, le aziende chiudono o falliscono. La Giunta adesso è impegnata in un faticoso percorso di ripresa dello sviluppo su tutti i fronti, compreso quello internazionale. Il tutto in un quadro di grave crisi economica che colpisce tutti i settori vitali del Paese, da sette anni in recessione, e con una stagnazione dei consumi senza precedenti”.
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13 Febbraio 2015, 15:17