11 Aprile 2018, 18:27
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PALERMO – L’ufficio di Presidenza dell’Assemblea regionale siciliana potrà avere due deputati segretari in più per consentire la rappresentanza di tutti i gruppi parlamentari, se l’Ars approverà la modifica del regolamento. Lo ha annunciato il presidente del Parlamento regionale, Gianfranco Miccichè, durante la seduta d’Aula di oggi pomeriggio: “La variazione regolamentare non è stata inserita all’ordine del giorno, poiché gli uffici stanno preparando la norma che, nonostante l’aggiunta di due componenti, non comporterà ulteriore spesa – ha sottolineato Miccichè -. In pratica, il costo del Consiglio di Presidenza dovrà rimanere invariato”.
Nel corso della seduta è stato incardinato il disegno di legge sulle ex Province che rinvia il voto dalla sessione primaverile a quella autunnale. C’è tempo fino alle 14 di domani per la presentazione degli emendamenti. Il ddl prevede che non si voterà più, come era stato previsto, in concomitanza della tornata delle elezioni amministrative del 10 giugno, ma in una domenica compresa tra “il 15 ottobre e il 15 dicembre”.
Rinvio reso necessario perché il 3 luglio si riunirà la Corte Costituzionale per esaminare la legittimità dell’impugnativa del Consiglio dei ministri sulla legge regionale che prevede il voto diretto per i Liberi Consorzi e per le Città metropolitane. Nel resto d’Italia, invece, si è votato già con un sistema elettorale a suffragio indiretto (votano soltanto sindaci e consiglieri comunali). La seduta dell’Aula è stata rinviata a domani alle 16.
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11 Aprile 2018, 18:27