Lauricella replica a Crocetta:| “Inesattezze dal governatore”

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21 Dicembre 2013, 14:09

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PALERMO – “Ricevo dall’agenzia Ansa la copia della nota del Presidente Crocetta del 14 dicembre 2013, e resto notevolmente sorpreso nel leggere un tal numero di imprecisioni che sono sicuro non può averla dettata lui. Certamente un suo consulente, al di fuori del palazzo, ha approntato una nota senza consultarsi con alcuno degli addetti al problema uccelli”.

A replicare è Nicola Lauricella, direttore del Parco Ornitologico di Palazzo d’Orleans: “Scevro da ogni polemica e per amore della verità, visto il numero di imprecisioni in trenta righe di nota, per essere più chiaro, ritengo utile riprodurre la nota presidenziale con accanto ad ogni affermazione non rispondente alla verità la sua correzione”.

“La mia società non ha mai preso 500 mila euro l’anno , e non per l’affitto, ma per la gestione. E’ sufficiente consultare i bilanci pubblicati sulle Gazzette Ufficiali della Regione Siciliana dal 2002 al 2012 per rendersi conto che la media annua è di € 366.500, confermato dalla nota intestata: Precisazione del Presidente Parco Orleans 13 dicembre 2013, inviata alla stampa dalla Segreteria Generale in pari data”.

“I Tar – tiene a precisare Lauricella – con ordinanza cautelare n° 459 depositata l’8 luglio 2013 ed il CGA con Ordinanza n° 747 depositata il 30 settembre 2013, si sono espressi, rigettando la richiesta di sospensiva del provvedimento per il rilascio del Parco, e non sulla proprietà. Per la proprietà la stessa Presidenza con nota della S.G. n° 54647 del 28/11/2013 riconosce la piena proprietà di TUTTI gli animali in capo alla ditta Lauricella) e dunque non dev’essere pagato alcun contratto d’affitto al ragionier Lauricella”.

Sull’acquisto dei pochissimi esemplari che il governatore gli contesta, Lauricella replica: “La legale proprietà di animali si dimostra esclusivamente con fatture, cessioni e documenti CITES. La documentazione da me spontaneamente presentata e mai richiesta da alcuno, comprendeva: le fatture per gli uccelli di facile reperimento e di libero mercato – come esattamente scritto nella nota del Presidente; le cessioni per gli animali protetti in allegato B della normativa Cites, di difficile reperimento, e il certificato giallo Cites per tutti gli animali rari particolarmente protetti e non commerciabili, inseriti nell’allegato A della normativa Cites”.

Lauricella tiene a smentire Crocetta anche nel passaggio in cui il governatore ammette di non avere sfrattato gli uccelli : “Nella nota della S.G. n° 54647 del 28/11/2013 si dice chiaramente: porti via gli animali. Nessuna pretesa relativamente ai fantasiosi 500 mila euro, questa cifra non è scritta da nessuna parte né mai è stata pagata dalla Regione, certo fa colpo su chi legge. I 1.200 animali valgono molto di più dei 40 mila euro di cui parla chi scrive per il Governatore, d’altronde anch’io non so quanto costa una campagna elettorale. Potrei sparare cifre stellari. I 40 mila in argomento divisi per 1.200 animali dà un prezzo ad animale di 33 euro. Cosa si può comprare? 1.200 tacchini? Il più economico dei pappagalli costa € 1.000. Per quanto riguarda una cessione alla Regione degli esemplari rispondo che non vendo i miei animali, non si vendono i figli. Sono già della mia società, lo ha dichiarato la Segreteria Generale con nota n° 54647 del 28/11/2013”.

Sulle spese di mantenimento del parco ecco come risponde il direttore del parco: “Da marzo non si è visto nessuno. Agli animali ha pensato la mia società con proprio personale e soldi. Non si è visto il principe d’Orleans, lo abbiamo atteso tutto il giorno giù al parco per fargli da guida e regalargli un libro pubblicato a spese della medesima ditta. La mia società non ha mai avuto un contratto, ma solo un articolo di legge – art. 12 L.R. n° 9 del 23 dicembre 2002 – passato al vaglio del Commissario dello Stato undici volte. Evidentemente il TAR non si è mai potuto esprimere in tal senso, perché mai coinvolto per un inesistente contratto con la Lauricella s.r.l”.

 

 

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21 Dicembre 2013, 14:09

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