Quattro colpi contro Lavezzi |Indagini serrate sul ferimento - Live Sicilia

Quattro colpi contro Lavezzi |Indagini serrate sul ferimento

La svolta alle indagini potrebbe arrivare da uno dei reperti sequestrati dalla Squadra Mobile sulla scena del crimine. LA CRONACA DEL FERIMENTO DEL CANTANTE NEOMELODICO

la sparatoria a San Cristoforo
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CATANIA – Una delle ogive delle pallottole esplose contro Nunzio Lombardo (Mirko Lavezzi per il mondo neomelodico) è stata trovata nella scarpa del cantante dagli uomini della Polizia Scientifica. Altri bossoli sono stati rinvenuti sul selciato di via Sardo, mentre un’altra ogiva nelle mani degli investigatori è quella che ha colpito e ferito Lavezzi al ginocchio. Quattro colpi bassi, dunque. Chi ha sparato sicuramente non voleva uccidere l’artista emergente. Massimo riserbo sul calibro dei bossoli che sono stati sequestrati. Gli accertamenti tecnico-balistici potrebbero dare una svolta per identificare la mano che sabato notte ha fatto fuoco contro Lavezzi.

Gli spari sono arrivati alle spalle di Lombardo. Erano le 23.30. Stava rientrando a casa dopo il turno in pizzeria. Questo quanto ha riferito agli inquirenti che lo hanno interrogato. In via Ventimiglia (sede della Squadra Mobile) il ferito è arrivato dopo le dimissioni dall’ospedale. Lavezzi non ha saputo fornire agli investigatori alcun particolare utile all’inchiesta. Non avrebbe visto molto. Anche l’ora tarda non avrebbe permesso al cantante di poter vedere chiaramente chi ha esploso i colpi di pistola nel cuore di San Cristoforo. Non ha saputo fornire nemmeno un possibile movente che potrebbe giustificare questo gesto.

I poliziotti della Squadra Mobile diretti da Antonio Salvago stanno scandagliando la vita privata del cantante neomelodico. La pista è questa. Domenica sono state interrogate diverse persone vicine alla vittima: parenti, amici e anche soggetti che orbitano nell’ambito lavorativo e musicale. Il cerchio ancora non si sarebbe chiuso su un sospettato. In via Ventimiglia sono stati ascoltati anche alcuni testimoni: si cerca di capire se qualcuno ha visto o ascoltato qualcosa sabato notte in via Sardo. Anche piccoli dettagli, a prima vista inconsisteni, potrebbero essere fondamentali all’inchiesta. A coordinare le indagini sul ferimento è il sostituto procuratore Angelo Brugaletta.

 


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