24 Novembre 2012, 20:17
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PALERMO – Prosegue a passi spediti il percorso che porterà i lavoratori di Grande Migliore a dar vita ad una cooperativa che subentri all’azienda che attualmente è in liquidazione. Intanto sono rimasti in piedi solo gli immobili di proprietà del gruppo, che in questo momento sono abbandonati e senza destinazione. Unica eccezione il punto vendita di via generale Di Maria, che grazie ad un accordo con il gruppo Bellavia aprirà la prossima settimana.
In un incontro, cui hanno preso parte circa i due terzi dei 260 dipendenti di Grande Migliore, ha risposto alle varie domande il presidente regionale di Legacoop, Filippo Perrino. Presente anche l’amministrazione comunale, nelle persone dell’assessore alle attività produttive, Marco Di Marco, e del sindaco Leoluca Orlando.
Gli ex dipendenti diventeranno soci-lavoratori, tramite una quota frutto del proprio Tfr. A comporre il capitale saranno poi interventi di microcredito e altri partner privati. “Non stiamo sperimentando – afferma Mimma Calabrò della Cisl –, perché ci sono altre esperienze simili pure in Sicilia, come la Cesame”.
Di fatto andranno definite un’analisi di mercato ed un business plan, ma solo dopo aver sondato il numero di soci ed il possibile capitale di partenza. È probabile che la cifra minima per partire sia superiore ai 5 milioni di euro: “Non siamo disponibili ad un salto nel buio, – ribadisce la Calabrò – e stiamo aggiungendo un altro tassello per verificare la fattibilità del progetto”. Le fa eco Monia Caiolo della Cgil: “Attendiamo di conoscere i dettagli del progetto cooperativo ed il ruolo degli imprenditori al suo interno”.
A far da riferimento Filippo Perrino della Legacoop: “Mettiamo a disposizione la nostra conoscenza per il progetto economico. Condizione per partire è quella di avere un accordo con le rappresentanze sindacali e condividere tutte le informazioni del percorso. C’è anche la possibilità di usufruire del finanziamento del Credito Finanziario Italiano, che raddoppia le risorse messe in campo dai lavoratori che decidono di rilevare la propria azienda”.
Questo infine l’augurio di Leoluca Orlando: “Gli ammortizzatori sociali non devono essere fine a se stessi, ma funzionali ad una nuova soluzione produttiva. Tra un anno spero si possa dire, parlando di altre crisi aziendali, che si è seguito il modello Migliore”.
Nei prossimi giorni verrà comunicato il numero esatto dei lavoratori che hanno intenzione di aderire alla cooperativa, cui prenderanno parte pure altri soci privati, che sono ancora da individuare. Previsti quindi altri incontri per definire nel dettaglio i passaggi burocratici da compiere con l’ausilio dei consulenti forniti dal Comune e dalla Legacoop
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24 Novembre 2012, 20:17