19 Luglio 2014, 06:15
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PALERMO – A pochi giorni dal lancio della campagna per il tram in cui Sis e amministrazione comunale “non si scusano per il disagio” con i palermitani, la notizia dell’avvio del cantiere per un’altra grande opera turba il sonno di automobilisti, commercianti e residenti. Si tratta dei lavori per il completamento dell’anello ferroviario che da settembre interesseranno la centralissima via Emerico Amari, la cui carreggiata verrà chiusa per metà in una prima fase che durerà nove mesi a partire da settembre.
Giovedì pomeriggio è stato raggiunto l’accordo tra Comune e Rete Ferroviaria Italiana. E la notizia ha gettato nello sconforto i commercianti e i residenti di via Amari che temono danni agli affari e una minore affluenza dei clienti. Quasi due anni in tutto per gli scavi che daranno vita a due nuove fermate: Porto e Politeama. Dalla stazione Giachery saranno sei i chilometri dei binari per la chiusura dell’anello ferroviario di Palermo. I lavori, come accennato, saranno effettuati in più fasi. Nei primi nove mesi verrà garantita la percorribilità parziale della strada di almeno una carreggiata; nella fase successiva che durerà circa due anni si prevedono chiusure parziali a isolati.
Negozi storici, attività commerciali e bar temono il peggio. E c’è chi valuta persino la possibilità di spostarsi. “Sopravviviamo appena con il commercio – afferma Pietro Adragna, il proprietario del negozio di abbigliamento ‘Siculamente’ -. Temo che dovrò valutare l’ipotesi di spostarmi in un’altra sede, perché non potrei sopportare una diminuzione superiore al 10 per cento dei miei affari a causa di questo mega cantiere che tra poco verrà aperto qui. Non sono certamente contro le grandi opere che meritoriamente stanno per essere costruite in città e che sono utili a rendere più efficiente in futuro Palermo ma non potrei reggere una diminuzione degli incassi perché già la crisi ci ha colpiti notevolmente”.
“Il disagio ci sarà – sostiene Fausto Caramazzo, proprietario di ‘Polo Store’ – chiudere una carreggiata che va dal Porto al Politeama renderà la situazione disastrosa. Speriamo che non si arrivi a una chiusura totale”. Stessa l’opinione di Mary Di Pasquale, proprietaria del negozio di ottica che porta il suo cognome. “Il negozio è stato aperto nell’aprile del 1949. La mia attività si trova qui da 64 anni e temiamo il peggio per gli anni a venire, visti i lavori che cominceranno a breve”.
Sulla stessa lunghezza d’onda una signora che abita a pochi passi dalla Camera di commercio che, invece, teme il traffico congestionato in tutta la zona del centro e una maggiore difficoltà di parcheggio per un periodo così lungo. “Il caos sarà inevitabile – dice, chiedendo alla cronista di non rivelare il suo nome – ma mi rendo conto che è altrettanto inevitabile il cantiere di quest’opera che renderà più moderna la rete ferroviaria della città”. Stessa preoccupazione per un dipendente del bar Bristol “non ci sono parcheggi, la zona è già abbastanza congestionata. Da settembre sarà pressochè impossibile raggiungere il centro e trovare un posto per la macchina”.
Percorribilità dimezzata, dunque, per una delle vie più centrali della città. La Rfi avrebbe voluto chiudere totalmente il traffico ma il Comune ha ottenuto una soluzione intermedia, prevedendo le rimostranze dei cittadini. L’assessore alla Mobilità Giusto Catania si rivela però ottimista rispetto alla durata dei lavori. Un po’ meno lo sono esercenti e commercianti che sperano che i lavori seguano la tabella di marcia e non si dilunghino oltre.
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19 Luglio 2014, 06:15