16 Novembre 2021, 11:08
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Catania – “Mancata corresponsione di due mesi di stipendio e ataviche criticita’ relative all’organizzazione del lavoro”. Sono queste le motivazioni che – afferma in una nota l’Ugl Salute di Catania – hanno fatto scattare da ieri lo stato di agitazione per i circa 480 dipendenti dell’Opera diocesana di assistenza del capoluogo etneo. Il sindacato in una nota indirizzata all’ente, guidato dal commissario straordinario Adolfo Landi, ha evidenziato la gravita’ della situazione che stanno vivendo da tempo i lavoratori.
“Siamo molto preoccupati – dice il segretario catanese Carmelo Urzi’ a nome della rappresentanza sindacale aziendale e del personale iscritto alla Ugl Salute – per cio’ che sta continuando ad accadere. Gia’ si e’ accumulato un forte ritardo nel pagamento della busta paga di settembre e di quella di ottobre. Se pensiamo che ci troviamo a novembre inoltrato, nulla di buono si potra’ sperare anche per questo mese poiche’ giungono voci non rassicuranti”.
“Allo stesso tempo – prosegue Urzi’ – i servizi per l’utenza non si sono fermati nonostante le risorse umane per gestirli siano ormai ridotte ad un numero di gran lunga inferiore a quello necessario. Questo perche’, negli ultimi mesi in particolare, diverse professionalita’ hanno lasciato la struttura essendo andate in pensione o avendo trovato occupazione in altri contesti del pubblico oppure del privato, senza essere state pero’ adeguatamente rimpiazzate. Sta diventando insostenibile per i dipendenti, quindi, lavorare sotto organico e per di piu’ senza ricevere un euro”.
“Chiediamo quindi – conclude – che vengano date con immediatezza risposte ai lavoratori, che sono gia’ pronti a dar corso ad ulteriori forme di protesta per rivendicare il diritto alla retribuzione e ad una gestione organizzata dell’Opera diocesana di assistenza rinforzando l’organico”. (ANSA).
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16 Novembre 2021, 11:08