20 Ottobre 2017, 11:14
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PALERMO – Un tour virtuale tra le strade di Palermo. Alla scoperta dei mercati storici e del teatro Massimo, alla ricerca dei diavoli del castello della Zisa o tra i vicoli dei tesori arabo normanni, patrimonio dell’Unesco. Google porta in città il Grand Tour d’Italia, un viaggio digitale tra il patrimonio artistico del nostro Paese: collegandosi sulla piattaforma Google Arts and Culture o visitando g.co/grandtour, chiunque dal web o tramite smartphone potrà trovarsi a Palermo senza bisogno di prendere l’aereo. E fino a domenica, all’interno del Teatro Massimo i palermitani potranno provare l’esperienza virtuale di visitare la propria città, grazie alle tecnologie Google, da Earth VR fino a Tilt Brush.
“Il grand tour – spiega Enrico Bellini, Public Policy Manager di Google – era il viaggio che nel 1660 i più fortunati d’Europa facevano per capire come formare il proprio futuro. Abbiamo pensato di realizzare questo progetto per far riscoprire i territori dell’Italia e capire come possiamo conquistare il nostro futuro”. Google Arts & Culture è il nuovo spazio online che permette agli utenti di esplorare le opere d’arte di oltre 1.000 musei, archivi e organizzazioni che hanno lavorato con il Google Cultural Institute per trasferire online le loro collezioni e le loro storie. A Palermo il progetto è stato condotto in collaborazione con il Comune, con il Teatro Massimo, con la Camera di Commercio e il Comitato Giovani dell’Unesco. È la terza tappa nazionale dopo Venezia e Siena. L’ultima sarà tra qualche giorno a Roma.
Il Comitato Giovani della Commissione Nazionale italiana per l’Unesco ha scelto 7 percorsi che i visitatori virtuali potranno percorrere: Teatro Massimo, Castello della Zisa, Cappella Palatina, l’architettura arabo normanna, gli edifici in stile liberty, i mercati storici e lo street food palermitano. “Un nuovo modo di raccontare la città e farla conoscere al mondo. Per capire il passato e conquistare il futuro”, spiega Paolo Petrocelli, presidente del Comitato Giovani della Commissione nazionale italiana per l’UNESCO.
Per il sindaco Leoluca Orlando “ci siamo lasciati alle spalle la disconnessione. Oggi con questo progetto conseguiamo due connessioni: Google e Alì. Occorre mettere insieme la tecnologia e i migranti, puntare sulla connessione. Avere Google a Palermo è l’orgoglio di questa città. Noi abbiamo accolto la sfida di una connessione possibile, che non può prescindere dalla connessione umana. È il modo migliore per prepararci al prossimo anno, quando Palermo sarà capitale della Cultura e ospiterà Manifesta. Più connessi di così si muore, alla faccia di chi rimpiange l’offline”.
Un weekend tutto da vivere, questo al Teatro Massimo di Palermo, all’insegna dell’innovazione e della scoperta. Accanto al Grand tour d’Italia di Google Arts e Culture, un viaggio virtuale e interattivo tra i monumenti di Palermo che tutti potranno fare gratuitamente nella Sala Onu del Teatro (oggi dalle 15 alle 22, domani dalle 9.30 alle 24, domenica dalle 9.30 alle 22), in un padiglione in piazza Verdi si inaugura domenica alle 11 (fino alle 21) un’altra grande iniziativa legata alla cultura e alle nuove tecnologie, questa volta della Fondazione Tim e dell’Accademia Teatro alla Scala.
Si chiama “Innovazione on stage” ed è un’originale esperienza immersiva nel mondo del Teatro che approda a Palermo dopo le tappe di Milano, Bari e Torino. Un viaggio nato con l’obiettivo di condurre il pubblico alla scoperta delle arti e dei mestieri dello spettacolo e di promuovere i corsi di formazione delle professioni tecniche dello spettacolo dal vivo. Corsi fatti anche dal Teatro Massimo di Palermo per due anni consecutivi (2015 e 2016) all’interno del progetto Legalitars (progetto di formazione e diffusione delle arti e mestieri dello spettacolo per lo sviluppo della legalità) grazie al quale sono stati formati 60 giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni provenienti da situazioni di disagio economico e sociale, alcuni dei quali già assunti nei reparti tecnici della Fondazione Teatro Massimo. I visitatori entreranno in un’installazione dove non solo potranno seguire un percorso visivo che li condurrà a scoprire le professioni teatrali ma, grazie alle tecnologie immersive a 360 gradi dei visori Oculus, potranno anche vivere l’inedita esperienza di salire su un palcoscenico e vedere l’attività frenetica che precede l’apertura del sipario e ciò che accade all’inizio di uno spettacolo: tutto quello che il pubblico di solito non può vedere, il lavoro di macchinisti, attrezzisti, truccatori, sarti, elettricisti, tecnici audio, direttori di scena. In piazza Verdi, nello spazio riservato all’Accademia, sarà possibile immergersi nella magia del Teatro vedendo all’opera una sarta teatrale che dimostrerà come si realizza un abito di scena, ma anche facendosi truccare e acconciare alla postazione trucco, dove vi sarà un’esperta pronta a trasformare chiunque in uno degli indimenticabili personaggi dell’opera.
E mentre in Sala Grande domani e domenica alle 11.30 va in scena lo spettacolo che inaugura la stagione de “Il Massimo in famiglia” (“Follie! Follie!”, opera comica in un atto, libretto, musica e libretto di Dosto & Yevski, direttore Michele De Luca, Orchestra e Coro del Teatro Massimo), in piazza Verdi si ripete l’esperienza di “Piazza Massimo – il Teatro fuori dal Teatro”, con una due giorni dedicata all’opera e il maxischermo in piazza. Sabato alle 17.30 in programma “Traviata” andata in scena al Massimo a marzo scorso, con la grande Maria Agresta nel ruolo della protagonista (biglietto a 1 euro); a seguire “E penso a te”, collage esclusivo di opere celebri dedicato a tutte le declinazioni dell’amore (ingresso gratuito). Domenica alle 17.30 il gran finale con la diretta dell’Adriana Lecouvreur dalla Sala Grande del Teatro, con Angela Gheorhiu – tra le cantanti più famose del mondo – Daniel Oren sul podio, regista Ivan Stefanutti e il baritono palermitano Nicola Alaimo nel ruolo di Michonnet. Posti a 1 euro. Oggi, sabato e domenica, dalle 14 alle 16, le visite sul palcoscenico per Le Vie dei Tesori.
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20 Ottobre 2017, 11:14