15 Gennaio 2010, 13:05
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“Le carceri siciliane stanno scoppiando, i detenuti vengono continuamente tradotti da una struttura all’altra spesso disattendendo l’articolo 42 dell’Ordinamento penitenziario che prevede la territorialità della pena ed è impossibile gestire nuovi accessi, come e’ accaduto ieri a Catania nel corso della retata che ha portato all’arresto di 79 soggetti”. Ennesima denuncia del garante dei diritti dei detenuti in Sicilia, il senatore del Pdl Salvo Fleres, che prende spunto dall’incredibile caso di ieri, quando, in seguito a una retata, non si è trovato posto in carcere a Catania per tutti gli arrestai. “Le otto le strutture penitenziarie interessate – spiega Fleres – hanno sede nella Sicilia orientale e ciò comporterà anche problematiche nella conduzione degli interrogatori, viste le distanze che separano gli istituti. Quello che auspico -aggiunge- è l’adozione di misure utili per affrontare l’emergenza carceri nel piu’ breve tempo possibile ed e’ quello che ho sempre sostenuto prospettando diverse ipotesi di soluzione, fino ad ora rimaste nel silenzio. Non ultima l’ipotesi di una rivisitazione delle norme in materia di liberazione anticipata, collegata ad un accertato avvio di un percorso di legalita’ da parte dei reclusi, peraltro contenute in un disegno di legge che ho depositato presso il Senato della Repubblica lo scorso 16 dicembre di cui auspico una rapida trattazione in quanto il suo contenuto potrebbe rientrare tra le iniziative utili per affrontare lo ‘stato di emergenza’ recentemente proclamato dal ministro della Giustizia. La Sicilia, in quanto a sovraffollamento, e’ la seconda Regione d’Italia subito dopo la Lombardia ma ha il primato rispetto alla fatiscenza delle strutture e dunque, rispetto alle condizioni detentive in cui sono costretti a vivere i detenuti. In queste condizioni – conclude Fleres – a poco valgono gli interventi dei pochi e volenterosi agenti di Polizia penitenziaria o del personale, di ruolo e non, presente negli istituti , oggi è necessario un intervento del governo, in grado di colmare le diverse criticita’ presenti negli istituti di pena siciliani a tutela dei diritti dei detenuti”.
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15 Gennaio 2010, 13:05